Poeta brasiliano, nato a Itabira (Minas Gerais) il 30 ottobre 1902. È la figura più importante del secondo modernismo, ricco d'implicazioni socio-politiche e aperto agl'influssi delle letterature straniere [...] testi memorabili come Il nostro tempo, Il fiore e la nausea, Ode all'uomo del popolo Charles Chaplin, nei quali il versolibero inaugurato dai modernisti di San Paolo si piegava a tutte le sfumature di una sensibilità, anche formale, d'eccezione. In ...
Leggi Tutto
Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] meno le restrizioni metriche, che possono tuttavia essere ridotte al rango di condizioni minime (come, per es., nel versolibero, o nel verso svincolato da ogni schema metrico e segnalato soltanto dall’accapo, come in molta p. contemporanea) o, al ...
Leggi Tutto
Scrittrice ucraina (n. Ržyščiv, Kiev, 1930). Dichiaratamente al di fuori di scuole, ha contribuito al rinnovamento radicale della letteratura ucraina sul piano concettuale e formale: la sua poesia varia [...] classica al versolibero, dal monumentalismo delle opere storiche al minimalismo delle strutture poetiche "dissolte", come in Inkrustaciji (pubblicato in Vybrane "Opere scelte", 1989; trad. it. Intarsi, 1994). Con i romanzi in versi Marusja Čuraj ...
Leggi Tutto
Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le sue poesie in versolibero, nelle quali a meditazioni filosofiche si alternano delicate emozioni liriche, sono raccolte in tre volumi (Tantris, 1908; Ēnas uz ...
Leggi Tutto
Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] o sdrucciola. Il plurale è spesso usato per indicare una composizione o un insieme di composizioni poetiche.
VersoliberoVerso indipendente da ogni schema metrico tradizionale, nel quale il poeta rende il proprio individuale respiro ritmico. Vari ...
Leggi Tutto
Forma metrica che riproduce il suono e la misura dei versi latini nella poesia italiana. Il nome, coniato da G. Carducci (Odi barbare, 1877) in quanto questa poesia suonerebbe «barbara» all’orecchio dei [...] secondo l’accento grammaticale e di rispettare regolarmente il ritmo solo in fine di verso. Libero era l’atteggiamento nei confronti della cesura. Questa fu la strada maestra, seguita poi da P. Rolli, da G. Fantoni fino a G. Carducci. Una quarta ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] poi allo stile neoclassico di poeti parnassiani come Moréas e Heredia (Aréthuse, 1895), abbandonando gradualmente il versolibero delle prime raccolte in favore dell'alessandrino. Nei volumi successivi (Les jeux rustiques et divins, 1897; Les ...
Leggi Tutto
Poeta statunitense (Galesburg, Illinois, 1878 - Flat Rock, Carolina del Nord, 1967). Abbandonata la scuola ancora adolescente, lavorò come operaio, e partecipò volontario alla guerra tra Stati Uniti e [...] (1904) e Joseffy (1910), si affermò con Chicago poems (1926; trad. it. parziale, 1961), raccolta di componimenti in versolibero, sullo sfondo unificante della città del Midwest in cui, grazie a H. Monroe e alla rivista Poetry, aveva completato il ...
Leggi Tutto
Poetessa statunitense (Boston 1932 - Londra 1963). Dopo la laurea allo Smith College proseguì gli studî a Cambridge, in Inghilterra, dove sposò (1956) Ted Hughes. Alla prima raccolta The colossus and other [...] (1982). La poesia della P., spesso scopertamente autobiografica, è segnata dall'uso ricorrente della metafora e approda a un versolibero punteggiato di ossessive figure archetipiche; per l'efficacia con cui vi sono ritratte la ricchezza e insieme la ...
Leggi Tutto
Critico letterario e poeta statunitense (Canandaigua, New York, 1883 - Bridgetown, Barbados, 1969); diresse con Dell Floyd, John Reed e altri la rivista letteraria radicale The Masses, soppressa dal governo [...] (1959), Love and revolution: my journey through an epoch (1965). Come poeta seguì la tradizione accademica, rifiutando l'uso del versolibero; tra i suoi libri di poesia ricordiamo: Child of the Amazons and other poems (1913), Kinds of love (1931 ...
Leggi Tutto
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...