BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] tempo i vari suoi scritti in prosa e tanto più numerosi in versi, tutti d'occasione (fra l'altro a Milano nel 1741 fu interesse anche alle piccole cose della vita quotidiana, libero dalle prevenzioni del letterato e lieto di muoversi lontano ...
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Vincenza Perdichizzi
Polemista, critico letterario, linguista (Torino 1719 - Londra 1789), celebre soprattutto per la rivista «La frusta letteraria» (1763-1765). Dopo aver soggiornato a Venezia e a Milano, nel 1766 si trasferisce a Londra, dove diventa segretario per la corrispondenza straniera della ... ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa di un'arte moralmente utile, in cui è da vedere l'ispirazione più vera della sua opera critica. ... ...
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Domenico Consoli
, Il sorgere e l'affermarsi degli interessi danteschi, nel B., sono strettamente collegati alla polemica antivolterriana già evidente nelle Prefazioni alle tragedie di Pier Cornelio (1747-1748), approfondita in A dissertation upon the Italian poetry (1753) e in A history of the Italian ... ...
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Quando egli nasceva a Torino, il 24 aprile 1719, le condizioni morali e intellettuali del Piemonte erano così poco liete che, come Carlo Botta lasciò scritto, "i preclari ingegni che avea il Piemonte generati, fuggivano l'aere grave, migrando a cieli più miti". Onde non è meraviglia se, con un'indole ... ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] che peraltro continuò a frequentare, assistendo come libero uditore alle lezioni di Carducci e di altri ad ind. (per le lettere a G.S. Gargano); «Non ci potrò fare il mio verso». Lettere di P. a Guido Biagi, a cura di G. Nava, in Rivista pascoliana, ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] aveva probabilmente scritto in latino una priapea con i versi salaci dei quali parla Lapo da Castiglionchio (che per , 267, 270, 295, 304, 333, 340 s.; G. Gualdo, Il "Liber brevium de Curia anni septimi" di Paolo II, in Mélanges E. Tisserant, IV,Città ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] latino e greco al Sauli, ma vi rimane poco tempo. Verso la fine del 1520, 0 all'inizio del 1521 tornò a ..., pp. 33-4; G. Zonta, F. Negri l'eretico e la suatragedia "Il libero arbitrio", in Giorn. stor. della lett. ital., LXVII [1916], p. 268 n. ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] 1675, introd.), insinua che proprio da questo divieto sia sorto nel Fioretti un certo risentimento verso l'ambiente accademico, di cui sarebbero prova i liberi giudizi che più tardi espresse nei suoi Proginnasmi in favore dei Tasso e della poesia ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] fallito lo scopo poetico e civile, sia per la scelta del verso sia per la scarsa perspicuità delle note. Era tuttavia importante per il padre in gioventù. Il lavoro non gli lasciava libero molto tempo, tanto più che soffriva di disturbi nervosi e ...
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BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] della polemica irreligiosa ed immoralistica erano già largamente diffusi, di liberarsi anche, o di cominciare a farlo, dei moduli del conferma dei modi dell'Orestilla. Ma un vero sviluppo verso il nuovo romanzo brusoniano si ha con La Filismena, ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] di espulsione, a quanto pare motivato da un eccesso di zelo verso Vienna. Per quanto facesse, il G. non riuscì mai a sapere due imprimatur a Modena nel 1846. Il mito del papa liberatore durò poco; si era intanto ancor più offuscato quello di Carlo ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] 13-14 marzo 1951), dissolse le riserve di molte sfere responsabili britanniche verso l'Italia: ma cadde il progetto, elaborato dal G., che lasciava puntava a ottenere la restituzione dell'intero territorio libero, il G., ritenendo che dopo la rottura ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] compiute in Orientel tra di essi figurano un Liber indicus de arcanis, Tabulae lunationum et ascendentium in Oriente moderno, XXVI (1944), 1-2, pp. 17-26; E.Rossi, Versi turchi e altri scritti inediti di P. D., in Rivista degli studi orientali, XXII( ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...