Nella poesia latina medievale e nella romanza si dicevano leonini i versi in cui il primo emistichio si accordava per assonanza o per rima col secondo. Nell'antica poesia francese si chiamavano versileonini [...] anche quelli nei quali una stessa consonanza o rima era riprodotta due o tre volte, e così pure rime leonine si dicevano quelle che erano straordinariamente ricche, la cui somiglianza si estendeva fino alla penultima o all'antipenultima sillaba. Sull ...
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- Autore di favole latine in versileonini, del quale non si sa nulla, se non che visse in Italia nel sec. XIII. Le favole sono conservate in un codice viennese col titolo Incipit Novus Esopus; 20 di origine [...] orientale sono tratte dal Directorium humanae vitae di Giovanni da Capua, il quale le trovò in una traduzione ebraica del libro arabo Calila e Dimna (ovvero Favole di Bidpai); una è d'Aviano (17), e sette ...
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Grammatico (Prato tra 1270 e 1275 - ivi 1338). Fu maestro di Petrarca a Carpentras (1313-16). Autore, sembra, di un mediocre poema in versileonini (inedito), diretto a Roberto d'Angiò per esortarlo a [...] soccorrere Roma in preda ai disordini durante la permanenza dei papi ad Avignone. Il Petrarca ne parla con affetto in una delle Senili (XVI,1) ...
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MEMORIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Agostino GEMELLI
Federico *RAFFAELE
Stefano LA COLLA
. Propriamente, è la facoltà di riprodurre nella coscienza esperienze che alla coscienza avevano già [...] il numero dei giorni dei mesi e che si ritrova presso tutti i popoli europei. Di questo tipo sono i versileonini del Regimen Sanitatis, che ci conservano le norme igieniche della Scuola di Salerno: "Post prandium stabis, aut lento pede ambulabis ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] pari della leggenda che li accompagnava: in Italia ebbero favore le leggende a motto o sentenza che spesso erano formulate in versileonini (Padova, Verona); e l'uso non ne fu limitato alle grandi città (veduta della città nei sigilli di Siena e di ...
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Per svolgere tutta quella parte della liturgia cristiana che conteneva le allocuzioni e le letture (omelie, lettura dei sacri testi nella prima parte della Messa), era necessario un luogo elevato, cioè [...] Forse doveva essere di questo tipo anche l'ambone dell'antica basilica vaticana, il quale aveva una iscrizione in versileonini:
Scandite cantantes domino dominvmque legentes
ex alto popvlis verba svperna sonent
L'ambone era di frequente collegato al ...
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È una delle più celebri creazioni della letteratura narrativa nell'antichità. Il racconto si svolge press'a poco così. Il re Antioco, onde ebbe nome la città di Antiochia, s'innamorò di una figliuola che [...] pur nelle Controversie di Seneca (I, 2).
Il libro formò le delizie dell'età media. Ce n'è giunto un rifacimento in versileonini del sec. XI, stampato dal Dümmler, in Mon. Germ. Hist., Poetae aevi carolini, 2, p. 483 seg. Segue il rifacimento poetico ...
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(Avianus) - È un poeta latino, autore di quarantadue fabulae aesopicae stese in metro elegiaco, ossia in distici (esametro e pentametro). Questo lavoro, di mediocre valore artistico, è pervenuto a noi [...] , compose anche un Novus Avianus di 8 favole (codici di Parigi e di Cambridge). Del medesimo tempo è un'imitazione, pure in versileonini, di 41 tra le 42 favole d'Aviano (codici di Vienna e di Monaco). Il Novus Avianus Parisiensis è un frammento di ...
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Eroe troiano, padre di numerosi figli (dieci sono nominati in Omero, altri cinque in altre fonti), quasi tutti caduti sotto le mura di Troia. Egli è il saggio consigliere dei Troiani: corrisponde a Nestore [...] di Antenore; nel 1283 furono poste sotto un'edicola in un'urna marmorea, per la quale dettò un'iscrizione in versileonini Lupato Lupati. Il monumento si indica ancora come Tomba di Antenore, il mitico fondatore della città.
Bibl.: G. Oertel, in ...
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Monaco (m. 1107), abate (1099) di Saint-Trond presso Liegi. Compose per i monaci di Gand le vite di s. Trudone e di s. Bavone, e un rifacimento della vita di s. Donato, e per il proprio chiostro una predica [...] e di poesie, fra le quali un epicedio sul proprio cagnolino, ispirato al Culex virgiliano, una poesia sulla Torre dei venti in Atene, e una larga esposizione poetica in 1216 versileonini delle meraviglie del mondo contenute nell'opera di Solino. ...
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leonino2
leonino2 agg. [forse dal nome di un poeta Leonio, canonico di San Vittore a Parigi (sec. 12°), che avrebbe usato per primo o più frequentemente questo tipo di versi]. – Nella poesia medievale latina e romanza, versi l., versi nei...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...