CUNICH, Raimondo
Magda Vigilante
Nato a Ragusa in Dalmazia il 17 genn. 1719, dopo aver compiuto con profitto i primi studi nella sua città, entrò nella Compagnia di Gesù a Roma, il 20 nov. 1734. Studiò [...] dal C., il quale mostra nella sua rassegna di poeti greci una preferenza per l'età alessandrina, comune al gusto dell'epoca, rendendo in versi latini idilli di Teocrito ed alcune elegie di Callimaco; la traduzione di qualche passo dell'Iliade ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] giullaresca o popolareggiante e nelle laude, tendono a prevalere versi di altra misura (senari, otto-novenari, doppi quinari, alessandrini). Nello schema metrico, i versi della ripresa sono convenzionalmente denominati con le ultime lettere dell ...
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Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] dei distici monorimi di settenari sono sempre equivoche e spesso ricche (➔ rima). Versi di doppi settenari possono considerarsi sia gli alessandrini che i martelliani.
Baldelli, Ignazio (1976), Settenario, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] liberamente, e i Romani lo derivarono dagli alessandrini: si ricordino la descrizione nelle Metamorfosi di Ovidio . Landi; Orfeo (1647) di L. Rossi; Orfeo e Euridice (1762, su versi di R. Calzabigi) di Chr. W. Gluck; L'anima del filosofo (Orfeo e ...
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Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] giunta in codici risalenti all'attività critica dei filologi alessandrini: sono 15.696 esametri, divisi - da Zenodoto ); altre versioni si ebbero, durante l'Umanesimo, in prosa e in versi latini: fra le altre quelle, parziali, di L. Bruni, di L ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] di poesia e musica, opera di artisti che creavano insieme i versi e la melodia. Non rientrano dunque nel concetto greco di l., quale appare fissato anche nei canoni alessandrini, forme che sarebbero liriche per noi, come l’elegia, il giambo ...
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Poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.). Nacque ad Ereso, ma visse nella principale città di Lesbo, Mitilene. Era di famiglia nobile e secondo una notizia antica fu, tra il 607 [...] però consapevole della natura leggendaria di questa vicenda; da alcuni versi di S. risulta che ella giunse a tarda età. ▭ I carmi lirici di S. furono raccolti e ordinati dai grammatici alessandrini in nove libri, tenendo conto in parte del metro, in ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] poetico del Cinquecento, attraverso l'imitazione dei classici, la riabilitazione e l'elaborazione accurata di alcuni versi (per es., l'alessandrino), l'introduzione di nuove forme poetiche, anche se, a volte, la sua poesia risente del sovraccarico ...
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Scrittore francese (Parigi 1877 - Palermo 1933). Di origine alto-borghese, studiò musica e condusse una vita eccentrica all'insegna del dandismo; fu curato dallo psichiatra P. Janet, che descrisse il suo [...] fa da sfondo una minuziosa descrizione del carnevale di Nizza. Dopo altre narrazioni in versi (Chiquenaude, 1900; La vue, 1904) e un tentativo di opera teatrale in alessandrini non pubblicata (La Seine, composta tra il 1900 e il 1903), diede le sue ...
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Forma di strofe propria della poesia epica medievale, soprattutto francese e spagnola, composta di un numero variabile di versi ottonari, o più spesso decasillabi o dodecasillabi, legati dall’assonanza [...] o (con minore frequenza) monorimi. In Italia la l., composta da un numero variabile di versi (ottonari o più spesso alessandrini) legati da una stessa rima, fu adoperata nei primi ritmi (come il Ritmo laurenziano) e nell’antica poesia didattica.
Per ...
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alessandrino3
alessandrino3 agg. – 1. Relativo a personaggi di nome Alessandro. In partic.: Biblioteca A., biblioteca universitaria di Roma, fondata da papa Alessandro VII nel 1667; Linea A., linea di demarcazione fissata dal papa Alessandro...
spianamento
spianaménto s. m. [der. di spianare]. – 1. L’azione, l’operazione, il lavoro di spianare: lo s. del terreno porterà via molto tempo. In partic.: a. In elettrotecnica, sinon. di livellamento (di una corrente raddrizzata): filtro,...