Architetto (Parigi 1612 - ivi 1670). Uno dei creatori del classicismo francese, le sue architettura adottano una quantità di soluzioni differenti, sia all'interno sia all'esterno, in cui è attestata una [...] più importanti edifici francesi della metà del secolo. Le V. operò anche al Louvre (1655-70) e progettò un ampliamento di Versailles (1662-70).
Vita e opere
Figlio di Louis il Vecchio, architetto, del quale fu allievo e collaboratore. Divenuto primo ...
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Commediografo e attore francese (Pietroburgo 1885 - Parigi 1957), figlio di Lucien. Esordì giovanissimo, come attore e come autore. La sua produzione comprende non meno di cento commedie (le più note: [...] continua presenza sullo schermo, sono dotati di grande immaginazione cinematografica: Les perles de la couronne (1937); Le destin fabuleux de Désiré Clary (1942); Le comédien (1948); Si Versailles m'était conté (Versailles, 1954); Napoléon (1954). ...
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Uomo politico tedesco (Kassel 1865 - Copenaghen 1939); deputato socialdemocratico al Reichstag dal 1903, fu membro (1911) del direttorio del partito e poi leader (1917-18) insieme a F. Ebert. Entrato nel [...] . Primo presidente del consiglio della Repubblica di Weimar (febbr.-giugno 1919), si dimise perché contrario al trattato di Versailles. Borgomastro (1920-25) di Kassel, emigrò all'estero nel 1933, dopo l'avvento al potere dei nazisti. Scrisse ...
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Pittore (Kingston, New York, 1775 - ivi 1852). Nipote di Pieter V. (1687-1778), ritrattista di origine olandese, V. fu il primo pittore americano a studiare a Parigi, dove, dal 1796, soggiornò più volte. [...] grande nudo americano (Arianna a Nasso, 1812, Filadelfia, Academy of fine arts). Dipinse un grande panorama di Versailles (1815, New York, Metropolitan Mus.), paesaggi e molti ritratti. Pur ricevendo commissioni pubbliche (Sbarco di Colombo, 1839 ...
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Scultore (Eu, Normandia, 1604 circa - Parigi 1669). Sembra probabile lavorasse, in gioventù, anche in Inghilterra, e che in seguito, con il fratello Michel (v.), si recasse a Roma, circa il 1641, presso [...] romani (tombe Aldobrandini in S. Maria sopra Minerva), è il primo di una serie di opere simili (tombe Rohan-Chabot, a Versailles; di Jacques de Souvré e del Duca di Longueville, al Louvre), nelle quali il suo stile si distingue da quello del fratello ...
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Antica famiglia francese, che prende il nome dall'omonimo centro (2000 ab. circa, nel dipart. della Haute-Loire), 5 km a NE di Le Puy, fortezza già in età gallo-romana e castello feudale dal sec. 9º; il [...] lottato energicamente contro i visconti del Puy, la viscontea passò alla famiglia Chalençon. Fino al sec. 18º i P. ebbero importanza puramente locale: divennero invece assai noti con lo sviluppo della vita di corte, a Versailles, per il loro fasto. ...
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Fleming 〈flèmiṅ〉, Renée. – Cantante lirica statunitense (n. Indiana, Pennsylvania, 1959). Soprano dal timbro caldo e dorato, dotata di solida tecnica e sontuosa presenza scenica, si è imposta a partire [...] francese (Manon, Thaïs) o slavo (Rusalka, Eugene Onegin). Sono stati scritti per lei i ruoli di Rosina in The ghosts of Versailles (1991) di J. Corigliano, di Madame de Tourvel in The dangerous liaisons (1994) di C. Susa e di Blanche DuBois in ...
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Pseudonimo del pubblicista tedesco Isidor Witkowski (Berlino 1861 - Montana, Svizzera, 1927). Dapprima attore, si fece notare con i 2 volumi di saggi politici e letterarî Apostata (1892) e con la rivista [...] . Fra i suoi scritti di critica e di polemica politica e letteraria: Theater und Literatur (1896), Kampfgenosse Sudermann (1903), Köpfe (4 voll., 1910-24), Prozesse (1913), Krieg und Frieden (2 voll., 1918), Von Versailles nach Versailles (1927). ...
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Scultore (Eu 1612 - Parigi 1686), fratello di François. Dopo aver lavorato a Parigi con S. Guillain, fu a Roma tra il 1641 e il 1651 circa, forse nella bottega di A. Algardi. In Francia, collaborò dapprima [...] la Natività (1665) per la chiesa dell'ospedale militare del Val-de-Grâce (ora in S. Rocco) e l'Anfitrite (1680, eseguita per i giardini di Versailles, ora al Louvre) egli dà del barocco un'interpretazione classicheggiante, squisitamente francese. ...
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Scultore (Torino 1805 - Passy 1867). Ebbe, a Parigi, educazione classicista alla scuola dello scultore G. Bosio e del pittore A. J. Gros. Dal 1822 al 1830 fu in Italia, dove subì l'influenza di L. Bartolini, [...] eseguì la statua di La Tour d'Auvergne a Carbaix (1840) e il monumento equestre al Duca d'Orléans a Versailles (1844), mostrando una maggiore adesione al gusto verista che caratterizzerà anche le opere successive: monumento al Duca di Wellington a ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
big
‹biġ› agg., ingl. (propr. «grosso»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Parola che ricorre spesso in locuzioni inglesi divenute d’uso universale: per es., big seven («le sette grandi»), le sette principali clearing banks o banche...