GIOVANNI di Bartolomeo
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo fonditore e scalpellino attivo a Firenze nel XV secolo.
Fratello minore di Maso (nato nel 1406), scultore [...] Commentari, III (1952), p. 124 e n. 17; Id., Il tesoro del duomo di Prato, Milano 1963, pp. 76 s., 108 s.; D.A. Covi, Verrocchio and the palla of the duomo, in Art, the ape of nature. Studies in honor of H.W. Janson, New York 1981, pp. 151-168 passim ...
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BANDINELLI, Baccio (Bartolomeo)
Michael Hirst
Della famiglia Brandini, mutò poi il cognome in Bandinelli. Nacque, secondo il Libro de' Battezzati dì Firenze (Mianesi), il 7 ott. 1488 (il Vasari dà la [...] pittore di scarsa importanza, Girolamo del Buda. Vasari parla di una amicizia giovanile con il Piloto, di studi da Donatello e Verrocchio, e di copie, eseguite in giovane età, dagli affreschi di Filippo Lippi nel coro del duomo di Prato. Queste prove ...
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CERPI, Ezio
Paolo Vicentini
Figlio di Ferdinando e Lucia Dani, nacque a Siena il 4 apr. 1868; studiò alla Accademia di Belle Arti, prima della città natale, poi a Firenze, dove fu allievo di Luigi Del [...] di frammenti di affreschi e di parti dell'antica pavimentazione; vengono inoltre ridefinite le localizzazioni delle sepolture, celebri (Andrea del Verrocchio, il Cronaca, i Tasso) per le quali la chiesa era già nota fin dal XVI secolo. Il progetto ...
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Pittore (Cortona tra il 1445 e il 1450 - ivi 1523). Secondo G. Vasari fu allievo di Piero della Francesca, come confermano gli scarsi frammenti dell'affresco giovanile per la torre del Vescovo a Città [...] posizione peculiare riflettendo, accanto alla originaria formazione pierfrancescana, le contemporanee ricerche di A. Pollaiolo o di A. Verrocchio, con un'accentuazione nella resa dei caratteri anatomici della figura. Nel 1482 fu a Roma, attivo nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Alle origini della tecnologia moderna: Francesco di Giorgio e Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Tecnologia e cultura nel Medioevo
L’emancipazione sociale e culturale degli ingegneri rinascimentali [...] San Luca, ma risiedeva già da tempo in città, dove iniziò con il frequentare la bottega di Andrea di Michele detto il Verrocchio, per poi lavorare in modo autonomo.
Nel 1482 lasciò Firenze e, mettendosi al servizio del Moro, si trasferì a Milano. Vi ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] Kennedy, 1964). Il 18 genn. 1467 (cfr. C. Guasti, 1857) il Pollaiolo fa parte con i maggiori artisti del momento, Verrocchio e Luca della Robbia, della commissione per l'esecuzione della palla da collocare a coronamento della lanterna della cupola di ...
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ATTAVANTI, Attavante
Renata Cipriani
Spesso chiamato Vante nei documenti; nacque probabilmente a Castelfiorentino nel 1452 da Gabriello, appartenente alla nobiltà fiorentina, e da madonna Bartola, figlia [...] tondi che la circondano con storie della vita di Cristo riproduce fedelmente il Battesimo (Uffizi)uscito da poco dalla bottega del Verrocchio con il completamento di Leonardo.
In quest'opera è evidente che intorno a lui si era già formata una schiera ...
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BENINTENDI
Giovanna Gaeta
Famiglia fiorentina dedita nei secc. XV e XVI alla lavorazione di statue al naturale, in cera, e per questo detta anche dei "Ceraiuoli" o dei "Fallimagini".
Gli artigiani di [...] . Più importante e più famoso fu invece Orsino, di cui non conosciamo la data di nascita, mentre sappiamo che morì nel 1498; nel 1440 entrò alla scuola del Verrocchio che si dilettava a formare "boti" non più di gesso ma di cera. L'alunnato presso il ...
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BIAGIO d'Antonio da Firenze
Ennio Golfieri
Nacque a Firenze probabilmente negli anni intorno al 1445.
Fino al 1935 circa le opere che poi gli sono state riconosciute erano attribuite parte ad Andrea [...] un viaggio dell'artista a Roma nel 1482. Dopo questa data le opere attribuite a B. oscillano fra i modi del Verrocchio e quelli del Ghirlandaio per poi finire, nel primo Cinquecento, col risentire anche della maniera di Filippino Lippi. Dopo il 1504 ...
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PECORI, Domenico
Nicoletta Baldini
PECORI, Domenico. – Nacque intorno al 1475 ad Arezzo da Pietro di Vanni e dalla sua prima moglie, Sandra di Cosma di maestro Pietro, ultimo di tre figli maschi.
Nella [...] ; in ultimo: Baldini, 2004; Martelli, 2014). Questi, formatosi a Firenze, sua città natale, nella bottega di Andrea del Verrocchio, cominciò a svolgere ad Arezzo, unitamente al suo ministero monastico, l’attività artistica. Nella bottega di Dei, come ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.