Nome col quale è conosciuto il pittore e architetto Piero d'Antonio Dei (Firenze 1448 - ivi 1502), detto anche Bartolomeo di S. Clemente, monaco camaldolese ad Arezzo. Formatosi sul Pollaiolo e su Piero [...] agli affreschi della Cappella Sistina (1482). Si accostò poi, con modi originali, ai problemi fiorentini e umbri del secondo Quattrocento (Verrocchio, Perugino, ecc.): l'Assunta e il S. Rocco in S. Domenico di Cortona, le Stimmate di s. Francesco nel ...
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Scultore (n. 1450 circa - m. Aquila 1504). Le sue opere di sicura attribuzione si conservano tutte all'Aquila: il monumento del card. Agnifili nel duomo (1476-80); il S. Sebastiano in legno (1478) nel [...] in S. Bernardino. L'artista vi appare orientato soprattutto verso i toscani della seconda metà del sec. 15º (A. Rossellino, Desiderio da Settignano, il Pollaiolo, Verrocchio). Nulla è rimasto della sua documentata attività di pittore e di architetto. ...
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Pittore (S. Lorenzo a Vigliano, Firenze, 1466 circa - Firenze 1524). Generalmente accolta la sua identità con R. de' Carli (o Capponi), un tempo considerato personalità diversa, R. fu allievo di Filippino [...] sua produzione si svolge tra due poli di riferimento, ora quello umbro, peruginesco, ora quello fiorentino (Verrocchio, Ghirlandaio): Resurrezione (1504-05, Firenze, galleria dell'Accademia); Sacra conversazione (1505, Firenze, S. Spirito; altre pale ...
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DEI
Alessandro Guidotti
Famiglia originaria dei dintorni di Poggibonsi (nei documenti più antichi chiamata anche Pittolli o Pictelli, in quelli più recenti Ormanni, dal nome di un podere di sua proprietà), [...] al padre pure orafo, degli altri due quinti): l'entratura era stata venduta negli anni Quaranta dall'orafo Francesco di Luca Verrocchio e gli eredi di Deo la rivenderanno nel 1455 a Gerozzo de' Pilli che già ne possedeva l'immobile. È la stessa ...
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BENCI, Piero, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Come per il fratello Antonio, il soprannome è derivato dal mestiere paterno; nacque fra il 1441 e il 1443 a Firenze, terz'ultimo di sei figli, da Iacopo [...] Les figures des Vertus de la Mercanzia..., in Miscell. d'arte, I (1903), n. 3, pp. 43-46; Id., Botticelli, les Pollaiuoli et Verrocchio, in Riv. d'arte, III (1905). pp. 4-12, 44 s.; M. Cruttwell, Quattro portate del catasto..., in L'Arte, VIII (1905 ...
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PASQUINO da Montepulciano
Francesco Caglioti
Paolo Parmiggiani
PASQUINO da Montepulciano. – Nacque da un Matteo di Francesco, contadino, tra il 1425 e il 1427 (la data si ricava, con oscillazioni, [...] II, in The art quarterly, XXI (1958), pp. 116-150; A. Busignani, Maso di Bartolomeo, P. da M. e gli inizi di Andrea Verrocchio, in Antichità viva, I (1962), 1, pp. 35-39; G. Marchini, Il tesoro del Duomo di Prato, con documenti inediti ritrovati da R ...
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Scultore (Firenze 1472 - Siviglia 1528). Allievo di Bertoldo di Giovanni, fu condiscepolo e rivale di Michelangelo (in una lite rimasta famosa gli ruppe il naso). Fu attivo (1492-1506) a Roma, in altre [...] quella di Enrico VII e della moglie. Trascorse gli ultimi anni in Spagna (S. Girolamo, S. Girolamo, Museo de bellas artes). Partecipe dell'arte di A. Pollaiolo e del Verrocchio, T. contribuì alla diffusione dei modi rinascimentali fiorentini. ...
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FORZORI (Forziori), Alessandro
Monica Grasso
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore aretino, figlio di Giovanni Donato, collaboratore di Giorgio Vasari, attivo tra il 1564 e il [...] F. vi è ricordato per aver rimediato con la sua "esperienza e giudizio" ad un lavoro malfatto da Tommaso del Verrocchio, altro collaboratore del Vasari nei dipinti e graffiti che ornavano la facciata del palazzo. La stima e la protezione del Vasari ...
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Scultore (Settignano 1428-31 circa - Firenze 1464). Forse scolaro di Donatello, certo in contatto con B. Rossellino, D. si distingue da entrambi, pur accettandone motivi di stile, per l'accentuato lirismo [...] Croce, a eleganze ritmiche e a un'abilità tecnica che avranno vasto seguito tra gli scultori della generazione successiva (Verrocchio). La sottile psicologia di D., quasi anticipo leonardesco ma con astrazioni che rammentano F. Laurana (busto di dama ...
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Scultore (m. Bologna 1494). Nulla si sa della sua formazione, prima del suo arrivo a Bologna nel 1463: di origine meridionale, secondo gli appellativi ricorrenti nei documenti, N. probabilmente soggiornò [...] la Madonna di Piazza (facciata di palazzo Accursio), che risente di Iacopo della Quercia e della plasticità del Verrocchio. L'incisiva e violenta drammaticità espressiva del complesso di statue policrome in terracotta che forma il Compianto sul ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.