Orafo, fonditore, architetto (Venezia 1465 circa - ivi 1522-23). Maestro stampatore di zecca (1484-87), messo al bando dal territorio veneto nel 1487, l'anno seguente fu richiamato con l'incarico di condurre [...] a termine, dopo la morte di A. Verrocchio, la fusione in bronzo del monumento a B. Colleoni e di eseguirne il basamento (1495). Da allora fu conosciuto come "Alessandro del Cavallo". Eseguì e inaugurò (1505) il pilo bronzeo del pennone centrale per ...
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Pittore (Firenze 1446 - ivi 1498), scolaro di Neri di Bicci. Intorno all'unica opera certa, commissionatagli nel 1484 (Tabernacolo del Sacramento per la collegiata di Empoli, ora nel museo), la critica [...] ha raccolto un omogeneo gruppo di opere che mostrano l'interesse dell'artista per i modi del Verrocchio e di Filippino Lippi e l'influenza del Botticelli: Crocifissione (Londra, National Gall.), I tre arcangeli (Firenze, Uffizi), Madonna col Bambino ...
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BUGLIONI, Santi
Emma Micheletti
Figlio di Michele di Santi, linaiuolo, e di Francesca Mori (parente della moglie di Benedetto Buglioni), nacque a Firenze il 20 dic. 1494. Assunse il cognome di Buglioni, [...] in quanto discepolo di Benedetto (il Vasari, a proposito della ceramica invetriata, scrive nella vita del Verrocchio: "Dopo Benedetto, rimase il segreto a Santi Buglioni, che solo sa oggi lavorare di questa sorte di sculture"; III, p. 376), ma suo ...
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Pittore umbro (notizie dal 1467 al 1502). Il ritrovamento del documento di commissione (1483) del polittico per la chiesa dei Francescani a Terni (datato 1485, ora nella Pinacoteca comunale) ha permesso [...] 'Annunciazione Gardner e quindi di definirne l'alta personalità, attenta alle più avanzate elaborazioni della pittura umbro-toscana (Verrocchio, Perugino, Antoniazzo Romano). Allievo di F. Lippi nel duomo di Spoleto (1466-69), P. affrescò la volta ...
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Scultore (Firenze 1435 - ivi 1528); nipote di Luca. Cominciò con lavori in terracotta invetriata e smaltata. Artista meno dotato dello zio, nelle sue opere migliori tende a effetti psicologici molto accentuati, [...] , per avvicinarsi alla pittura a lui contemporanea. Fu sensibile e aperto a molte influenze esteriori (più che altro del Verrocchio), ma nel primo periodo assimilò lo stile di Luca al punto che, ancor oggi, si resta perplessi sull'attribuzione ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] altar, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, XVIII(1955), pp. 35 s.; E. Berti Toesca, Una campana della bottega del Verrocchio, in Boll. d'arte, s. 4, XLI (1956), p. 145; Madonna and Child. Working with a theme of disarming simplicity a ...
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AGNOLO di Polo
Mina Bacci
Scultore fiorentino nato nel 1470, figlio di Polo di maestro Agnolo di Filippo, formatore di maschere con bottega sul Ponte Vecchio, e fratello di Domenico di Polo, incisore [...] , Le Vite.., con nuov e annotazioni e commenti di G. Milanesi, III, Firenze 1878, p. 371; P. Bacci, A. di P. allievo del Verrocchio, in Riv. d'arte, III (1905),pp. 159 e ss. (con docc.); J. Mesnil, Polo del maestro Agnolo dei Vetri, ibid., pp. 256 ...
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Nome col quale è conosciuto il pittore e architetto Piero d'Antonio Dei (Firenze 1448 - ivi 1502), detto anche Bartolomeo di S. Clemente, monaco camaldolese ad Arezzo. Formatosi sul Pollaiolo e su Piero [...] agli affreschi della Cappella Sistina (1482). Si accostò poi, con modi originali, ai problemi fiorentini e umbri del secondo Quattrocento (Verrocchio, Perugino, ecc.): l'Assunta e il S. Rocco in S. Domenico di Cortona, le Stimmate di s. Francesco nel ...
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Scultore (n. 1450 circa - m. Aquila 1504). Le sue opere di sicura attribuzione si conservano tutte all'Aquila: il monumento del card. Agnifili nel duomo (1476-80); il S. Sebastiano in legno (1478) nel [...] in S. Bernardino. L'artista vi appare orientato soprattutto verso i toscani della seconda metà del sec. 15º (A. Rossellino, Desiderio da Settignano, il Pollaiolo, Verrocchio). Nulla è rimasto della sua documentata attività di pittore e di architetto. ...
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Pittore (S. Lorenzo a Vigliano, Firenze, 1466 circa - Firenze 1524). Generalmente accolta la sua identità con R. de' Carli (o Capponi), un tempo considerato personalità diversa, R. fu allievo di Filippino [...] sua produzione si svolge tra due poli di riferimento, ora quello umbro, peruginesco, ora quello fiorentino (Verrocchio, Ghirlandaio): Resurrezione (1504-05, Firenze, galleria dell'Accademia); Sacra conversazione (1505, Firenze, S. Spirito; altre pale ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.