Erudito (Verona 1698 - ivi 1769), sacerdote. Canonista, fece parte dell'ambasceria inviata dalla repubblica veneta a Roma per la questione del patriarcato di Aquileia (1748) ed ebbe da Benedetto XIV l'incarico [...] s. Antonino (1740-41) e della Summa di s. Raimondo di Peñafort (1744). Polemizzò (De vi ac ratione primatus romanorum pontificum, 1766) contro il Febronio. Nella sua opera di editore ebbe a collaboratore il fratello Girolamo (Verona 1702 - ivi 1781). ...
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Poeta italiano (Rovereto 1894 - Verona 1973); dimorò per molti anni a Parigi svolgendo opera di diffusione della letteratura italiana (fondò, 1932, e diresse la rivista bilingue Dante). La sua poesia, [...] che muove da quella di C. Govoni e dei cosiddetti "poeti di Verona e di Ferrara" (Pòlline, 1914; Mùssole, 1920), è essenzialmente impressionistica e visiva, di un crepuscolarismo reso a tratti dinamico da innesti di futurismo e di esperienze ...
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Umanista (Verona 1374 - Ferrara 1460). Autore di numerosi testi scolastici e traduttore, tenne una scuola a Venezia (1414), di cui fu allievo Vittorino da Feltre, quindi fu attivo a Ferrara, dove costituì [...] greco e di latino, dov'ebbe a scolaro Vittorino da Feltre. Chiamatovi dai suoi concittadini, trasferì (1419) la sua scuola a Verona, dove rimase sino al 1429, quando fu costretto ad allontanarsene a causa della peste. Rifugiatosi a Ferrara, vi ebbe a ...
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Scrittore (Verona 1731 - ivi 1788), autore di rime, tragedie, dissertazioni morali e letterarie; più noto come traduttore, tra l'altro, delle Vite di Plutarco (1772). ...
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Letterato veronese (Verona 1497 o 1498 - ivi 1556), autore, oltre che di rime, di un romanzo autobiografico, Istoria di Fileto veronese (pubbl. 1889). ...
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Poeta lirico latino (n. Verona 84 a. C. circa - m. non prima del 54). Di agiata famiglia, andò a Roma appena indossata la toga virile e fu accolto nell'alta società e nei circoli letterarî più noti. Fu [...] ben fornito di ricchezze con una casa a Verona e a Roma, una villa a Sirmione sul Garda, un'altra fra Tivoli e la Sabina. A Roma avvenne l'incontro e sorse l'amore per la donna che doveva essere la gioia e la tragedia della sua vita di poeta e d'uomo ...
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Poeta (n. Verona sec. 14º-15º). Figlio di esuli fiorentini, fu autore di rime amorose e politiche e di un poemetto in terzine, Opera, in odio ai Malatesta. ...
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, Scrittore (Arzignano, Vicenza, 1915 - Verona 1990). Partecipò come ufficiale medico alla spedizione italiana contro l'URSS nella Seconda guerra mondiale. Ha raccontato quella dolorosa e tragica esperienza [...] in Centomila gavette di ghiaccio (1963) ...
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Letterato (Verona 1732 - ivi 1757). Benemerito degli studî danteschi, oltre a liriche petrarchistiche, scrisse tragedie: dapprima sulle orme di S. Maffei (Medo, 1754), poi a imitazione del teatro tragico [...] francese (Teonoe, 1755) ...
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Poeta (Verona 1695 - ivi 1763). Ha una certa notorietà per il poemetto didascalico La coltivazione del riso, in 4 canti di complessivi 5000 versi circa (1758). Di scarso interesse le liriche. ...
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verone
veróne (ant. raro verróne) s. m. [etimo incerto]. – 1. letter. Terrazza, loggia, coperta o scoperta; balcone: io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e sopra il suo giardino e quivi mi dormirei...
veronica1
verònica1 s. f. [dal nome proprio femm. Veronica, gr. Βερονίκη]. – Icona che rappresenta il volto di Cristo, come riproduzione dell’immagine rimasta impressa sul panno con cui, secondo la leggenda e alcune tradizioni, Veronica, l’emorroissa...