GOSMARI, Gosmario (Gosmario da Verona; Gusmarius, Gosmarius, Gusmerius, Cosmarius, Gusmanus, Gusmanius, Gusinarius)
Chiara Mercuri
Veronese, visse a cavallo tra il XIII e il XIV secolo e appartenne all'Ordine [...] rivelandone la buona cultura.
Del G. si ignorano il luogo e la data di morte.
Fonti e Bibl.: C. Cipolla, Il patarenismo a Verona nel sec. XIII, in Archivio veneto, XXV (1883), p. 276; C. Cenci, Le clarisse a Mantova e il primo secolo dei frati minori ...
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Signore di Verona (n. 1308 - m. 1351). Figlio di Alboino, successe col fratello Alberto II, alieno però dagli affari, allo zio Cangrande, di cui continuò, ma con minore capacità, la politica espansionistica. [...] ). Ma venuto in lotta coi Fiorentini e i Veneziani, sconfitto, accettò la pace di Venezia (1339), che gli lasciava solo Verona, Vicenza, Parma e Lucca; più tardi perdette anche queste due ultime città. Vani furono altresì i suoi tentativi contro i ...
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Pittore (Verona 1526 circa - Mantova 1578), detto anche Battista Farinato o Battista da Verona; lavorò accanto a Paolo Veronese alla villa Soranzo, a Thiene (castello Colleoni), ove le opere di Paolo sono [...] però perdute, a Venezia, nel Palazzo Ducale (1553-54) e nella Libreria (1556-57), ma non è possibile confonderlo con lui per il colore languido, per il comporre stipato, per il fare superficiale. Altre ...
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Medico (Busseto 1686 - Verona 1745). Dopo aver compiuto gli studî medici a Parma, diede inizio a un'irrequieta quanto fortunata attività di lavoro, che lo portò a viaggiare per tutta l'Europa, spesso assieme [...] e sua origine), Copenaghen, Pietroburgo, Stoccolma, Amsterdam, Lisbona. Tornato in Italia nel 1714, si fece chiamare l'Anonimo; conseguì la laurea in chimica a Bologna (1719), si trasferì a Palermo e in seguito a Verona, dove divenne protomedico. ...
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Scultore (Firenze 1393 - Verona 1435), figlio di Niccolò. Operò quasi sempre a Venezia dove approfondì le soluzioni già avanzate dal padre. Vi appare al seguito di questo già nel 1416; fece poi un breve [...] Giudizio di Salomone, sopra il capitello della Giustizia, nel quale si legge il suo nome; nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, alla tomba del doge Tommaso Mocenigo (1423, in collaborazione con Giovanni di Martino). Operò quindi a Padova e a Verona. ...
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Erudito (Verona 1698 - ivi 1769), sacerdote. Canonista, fece parte dell'ambasceria inviata dalla repubblica veneta a Roma per la questione del patriarcato di Aquileia (1748) ed ebbe da Benedetto XIV l'incarico [...] s. Antonino (1740-41) e della Summa di s. Raimondo di Peñafort (1744). Polemizzò (De vi ac ratione primatus romanorum pontificum, 1766) contro il Febronio. Nella sua opera di editore ebbe a collaboratore il fratello Girolamo (Verona 1702 - ivi 1781). ...
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Prelato (Palermo 1495 - Verona 1543). Legato ai Medici, datario di Clemente VII, vescovo di Verona (1524), spinse il papa all'alleanza con Francesco I (1525) e rimase con lui in Castel Sant'Angelo durante [...] il conseguente sacco di Roma (1527). Si recò allora nella sua diocesi in cui, legato com'era al movimento e agli uomini della riforma cattolica (I. Sadoleto, G. Contarini, G. P. Carafa, R. Pole, C. Colonna), ...
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Poeta italiano (Rovereto 1894 - Verona 1973); dimorò per molti anni a Parigi svolgendo opera di diffusione della letteratura italiana (fondò, 1932, e diresse la rivista bilingue Dante). La sua poesia, [...] che muove da quella di C. Govoni e dei cosiddetti "poeti di Verona e di Ferrara" (Pòlline, 1914; Mùssole, 1920), è essenzialmente impressionistica e visiva, di un crepuscolarismo reso a tratti dinamico da innesti di futurismo e di esperienze ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] cromatismo di origine veneta, nell'ambito di una pittura di orientamento sempre più decisamente classicista. Da Roma inviò a Verona I santi Quaranta (1619 circa, S. Stefano); tra i numerosi dipinti, Fuga in Egitto (Madrid, Prado); S. Pietro liberato ...
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Pittore e architetto (n. Verona 1468 circa - m. 1540), il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi. Si recò giovane a Roma ove ebbe contatti con Melozzo, come dimostrano gli [...] affreschi (1497-99) per la cupola della cappella di S. Biagio in S. Nazaro a Verona. Svolse la sua attività di architetto a Padova sotto la protezione di Alvise Cornaro. A contatto con l'ambiente umanistico, rinnovò il suo interesse per il rapporto ...
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verone
veróne (ant. raro verróne) s. m. [etimo incerto]. – 1. letter. Terrazza, loggia, coperta o scoperta; balcone: io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e sopra il suo giardino e quivi mi dormirei...
veronica1
verònica1 s. f. [dal nome proprio femm. Veronica, gr. Βερονίκη]. – Icona che rappresenta il volto di Cristo, come riproduzione dell’immagine rimasta impressa sul panno con cui, secondo la leggenda e alcune tradizioni, Veronica, l’emorroissa...