Pittore e litografo francese (Sens 1875 - Parigi 1939). Allievo di G. Moreau, fu una figura notevole nel gruppo degli artisti francesi indipendenti. Dipinse nature morte, nudi femminili e illustrò, tra [...] l'altro, Les fêtes galantes di Verlaine (1913) e Madame Bovary di Flaubert (1932), con stile che talvolta ricorda Renoir. ...
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SCHAUKAL, Richard von
Poeta austriaco, nato a Bruna il 27 maggio 1874. Fu funzionario nell'amministrazione statale fino al 1918.
Poeta lirico, influenzato negli anni giovanili da Heine, da De Musset [...] e dagl'impressionisti francesi (tradusse Verlaine con singolare congenialità), lo Sch. reagisce con gusto raffinato e preziosità d'immagini a impressioni artistiche (Das Buch der Tage und Träume, 1902) e paesistiche. Talune delle liriche giovanili ( ...
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Musicista, nato ad Ambert (Puy-de-Dôme) il 18 gennaio 1841, morto a Patigi il 13 settembre 1894. Studiò legge, ma appassionato per l'arte, frequentò i poeti parnassiani, il Verlaine, il pittore Manet, [...] gli allievi di César Franck. Nel 1882 si dedicò interamente alla musica. Scelto dal Lamoureux come istruttore dei cori, ebbe occasione di conoscere e studiare le opere di Wagner e soprattutto il Lohengrin ...
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Poeta e prosatore colombiano (Popayán 1873 - ivi 1943), una delle figure più interessanti del panorama intellettuale del suo paese. I suoi modelli lirici furono i parnassiani, amò le metafore nuovissime [...] e le allegorie cadute in disuso; tradusse da G. D'Annunzio, P. Verlaine e H. von Hofmannsthal. Tra le sue raccolte di poesia: Poesías (1898), Ritos (1899), Poemas (1917). In prosa ha scritto pagine di alto valore oratorio. ...
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Pseudonimo dello scultore Auguste de Niederhäusern (Vevey 1863 - Monaco di Baviera 1913). Studiò a Ginevra e poi a Parigi, dove fu aiuto di Rodin per varî anni. Importanti furono i contatti che ebbe con [...] l'ambiente simbolista e l'amicizia con P. Verlaine (di cui fece numerosi ritratti e il monumento nei giardini del Lussemburgo, a Parigi, 1911) e F. Hodler. Oltre ai ritratti, notevoli sono i suoi altorilievi dalle tematiche simboliste, conservati in ...
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GLATIGNY, Albert
Pietro Paolo Trompeo
Poeta francese, nato a Lillebonne (Seine-Inférieure) il 21 maggio 1839, morto a Sèvres il 16 aprile 1873. Tipo leggendario, per la vita zingaresca e la prodigiosa [...] attitudine a verseggiare, ha molto del suo amico Verlaine, tranne il genio e il vizio; si capisce che Catulle Mendès, che gli fu amico anche lui, ne abbia fatto l'eroe d'un dramma (Glatigny, 1906). Figlio d'un falegname che poi s'arrolò gendarme, G. ...
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HILLE, Peter
Lavinia Mazzucchetti
Lirico tedesco, nato l'11 settembre 1854 a Erwitzen in Vestfalia, morto a Grosslichterfelde il 7 maggio 1907. Singolare tipo di poeta e di vagabondo, che per la dolorosa [...] irregolarità della sua vita si meritò l'epiteto di "Verlaine tedesco". Coetaneo e amico dei fratelli Hart (che più tardi ne raccolsero le disperse opere postume e ne scrissero la vita), fu però artisticamente un originale e un isolato.
Entusiasta del ...
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Poeta olandese, nato a Middelburg nel 1870. Studiò dapprima filologia classica, e scrisse una eccellente traduzione dell'Agamennone di Eschilo (1904). Ma formò, al tempo stesso, il suo stile anche sui [...] poeti moderni stranieri, che pure in parte tradusse (liriche di Verlaine e di Rossetti; Salomé e Tragedia fiorentina di Oscar Wilde). S'affermò subito con un primo volume Verzen (1898), che gli conciliò le simpatie del gruppo letterario riunito ...
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Poeta lirico turco, nato a Costantinopoli nel 1869, morto nel 1915. Il più eletto rappresentante, in poesia, della scuola dei Nuovi Letterati, sorta in Turchia nel 1894. Suoi modelli sono non solo De Musset [...] e Lamartine, ma anche Baudelaire e Verlaine. Pure adoperando per lo più il verso quantitativo tradizionale, maneggiò la rima con una libertà sino allora sconosciuta e cantò, con grande purezza di stile, argomenti moderni; penetrate di grande amore ...
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MACHADO y RUIZ, Manuel
Poeta spagnolo, fratello del precedente, nato a Siviglia il 29 agosto 1874. Compiuti gli studi letterarî a Siviglia, entrò nella carriera delle biblioteche.
Al pari del fratello, [...] la sua cultura poetica si educò al gusto della poesia simbolista e modernista, specie alla scuola del Verlaine, di cui diede qualche buona traduzione (1919); ma egli rimase di sensibilità colorista, quasi fragile nella tenuità dei motivi che investe, ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...
saturniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Del pianeta Saturno. 2. s. m. Ipotetico abitatore del pianeta Saturno, soprattutto in racconti di fantascienza. 3. Che, o chi, è sotto l’influenza del pianeta Saturno, e quindi è abitualmente malinconico,...