Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] , le linee di fuga che emergono e si intrecciano nel gioco tra personaggi e spazi, e si confondono nell'ambiguità tra verità e simulazione, creano un onirismo barocco squarciato da lampi realistici.
In seguito R. con The man between (1953; Accadde a ...
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Rivette, Jacques
Ugo G. Caruso
Regista e critico cinematografico francese, nato a Rouen il 1° marzo 1928. Cineasta originale e raffinato, è unanimemente considerato, tra i registi storici della Nouvelle [...] eccezione forse di Rohmer. La sua opera appare come una lunga suite musicale imperniata su un tema centrale, il rapporto tra verità e finzione, che viene esplorato con grande rigore stilistico, ma anche con brio e leggerezza, grazie a un gruppo di ...
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Malle, Louis
Vittorio Giacci
Regista cinematografico francese, nato a Thumeries il 30 ottobre 1932 e morto a Los Angeles il 23 novembre 1995. Pur essendo coetaneo di registi che avrebbero dato vita [...] Zio Vania di A.P. Čechov ambientata nel New Amsterdam Theatre di New York e basata sulla sceneggiatura di David Mamet.
Fra verità e finzione, dramma e commedia, documento e sogno, il cinema di M., anche nel periodo americano, sembra indicare una via ...
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Shadow of a Doubt
Peter von Bagh
(USA 1942, 1943, L'ombra del dubbio, bianco e nero, 108m); regia: Alfred Hitchcock; produzione: Jack Skirball per Skirball/Universal; soggetto: Gordon McDonnell; sceneggiatura: [...] al nazismo, tema che Hitchcock aveva cominciato ad affrontare verso la metà degli anni Trenta. Shadow of a Doubt è dunque veramente un film-emblema del suo tempo.
Charlie Oakley è il capofila d'una serie di grandi per-sonaggi del cinema americano ...
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Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] avverte un cambiamento della scrittura filmica, che sembra muoversi secondo coordinate più libere, affidando ai piani ravvicinati la verità di un'emozione sperimentata fino al limite estremo. Con Il sogno della farfalla (1994) B. ha tematizzato nodi ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] s. e della macchina da presa. Serafino Gubbio è un uomo ridotto a puro e semplice s.; dice di sé stesso: "Sono operatore. Ma veramente, essere operatore, nel mondo in cui vivo e di cui vivo, non vuol mica dire operare. Io non opero nulla" (1925, ed ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] dava al pubblico l'impressione di un atteggiamento calcolato e artificioso anziché creativo, di un'esperienza che della verità aveva solo l'apparenza. In alcuni casi, poi, l'evocazione dei fantasmi personali sfuggiva al controllo, provocando disturbi ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] pensiero più profondo. Ma sembra aggiungere: se l'attore getta la maschera non può rinunciare a indossarne un'altra. La sua verità è tutta nella maschera. E più esattamente (da buon lettore di Čechov) nelle sfumature dell'anima che questa maschera è ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] in una società in via di trasformazione; ispirandosi a Husbands (1970) di John Cassavetes e alle esperienze del Cinéma vérité, realizzò nel 1975 Hustruer (Mogli), un film dedicato a tre amiche che riflettono sui problemi della condizione femminile ...
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Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] e la coscienza del popolo, a cominciare dal protagonista Ḥayfā, una sorta di scemo del villaggio depositario della verità (interpretato dal celebre attore e regista palestinese Mohammad Bakri), e dalla vecchia zia. Decidendo di vivere e lavorare ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...