FAVA, Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nato il 15 sett. 1925 a Palazzolo Acreide (Siracusa), da Giuseppe, maestro elementare, e da Elena Fazzino, vi trascorse l'infanzia e la giovinezza. Dopo il liceo [...] richiamo al cristianesimo come messaggio di liberazione e di speranza per gli oppressi e i sofferenti. La radice verista della sua ispirazione appare fondata sulla stessa esigenza di rispecchiamento della società quale essa emerge allo sguardo gelido ...
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CAMPI, Annetta
Sisto Sallusti
Nacque a Milano nel 1844 da Giuseppe e da Carolina Grecchi. Venne educata presso il collegio delle orsoline a Coudert. Trasferitosi il padre, che era impiegato di prefettura, [...] (ibid., maggio 1884), Povero Piero di F. Cavallotti (teatro Quirino di Roma, giugno 1884): dal dramma borghese a quello verista la C. era ormai in grado di affrontare con somma disinvoltura personaggi passionali a diversi livelli. La parte dell ...
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FERRARI, Rodolfo
Paola Rosa
Nato a Staggia (Modena) nel 1864 da Luigi e da Petronilla Garuti, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre, musicista di mediocre talento che gli impartì le prime [...] compositori, le cui opere presentò spesso in prima esecuzione assoluta. Abile concertatore, emerse nel repertorio wagneriano e verista e riusci ad affermarsi in un momento in cui il panorama direttoriale italiano era rappresentato da personalità di ...
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BORELLI, Lyda
Sisto Sallusti
Nata a La Spezia il 22 marzo 1887 da Napoleone e da Cesira Banti, dopo aver trascorso la fanciullezza in un collegio religioso a Firenze, debuttò nel 1901 nella compagnia [...] . Il suo tipo di recitazione si contrappose a quello aspro e spontaneo di Francesca Bertini, la posa fioreale a quella verista, e nacque, ad opera della critica cinematografica, l'appellativo di "fatale" di fronte a quello di "diva" coniato per la ...
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DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] le sue creazioni fin troppo marcate, dietro la predilezione per i tic e le manie, non si nasconde tanto l'attore verista, quanto, come nota D'Amico, l'erede di una tradizione teatrale ingenua e popolare che vuole soprattutto sbalordire, commuovere ...
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FRANCI, Benvenuto
Paola Campi
Nacque a Pienza il 1° luglio 1891 da Carlo, impiegato comunale, cantante dilettante, e da Agata Lorenzini. Intorno ai dodici anni iniziò lo studio della musica con il maestro [...] presente a tutte le stagioni liriche, interpretando un'infinità di personaggi legati al repertorio classico, romantico e verista, come i verdiani Rigoletto, Macbeth, Jago (Otello), don Carlos (Forza del destino), Renato (Un ballo in maschera ...
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COSTETTI, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque a Bologna il 13 sett. 1834 da Paolo e da Carolina dei conti Troni. Laureatosi in giurisprudenza, il C. iniziò con scarso entusiasmo l'attività forense che abbandonò [...] figura del genero, seguace delle nuove idee diffuse dalla Rivoluzione francese. Ma presto le prime prove del teatro verista segneranno, nel sensibile mutamento di gusti e interessi, l'inevitabile declino dei drammi storici e patriottici, falsamente ...
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DONAGGIO, Luciano
Alessandra Cruciani
Nacque a Trieste il 15 apr. 1886 da Pietro e Carla Miraz.
Iniziò lo studio del canto con G. Rota e si perfezionò poi a Milano con Ernestina Garulli e R. Bartoli. [...] La dizione chiara e il temperamento drammatico di prim'ordine lo fecero apprezzare sia nel repertorìo romantico sia in quello verista e contemporaneo; diede il meglio di sé in ruoli fortemente caratterizzati grazie a un fraseggio incisivo e vigoroso ...
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GIACOSA, Giuseppe
Giorgio Taffon
Nacque a Colleretto Parella (dal 1953 Colleretto Giacosa), nel Canavese di Ivrea, il 21 ott. 1847, da Guido e Paolina Realis, entrambi di famiglia altoborghese. Compiuti [...] collocati i suoi due capolavori, Tristi amori e Come le foglie. Va detto, per quanto riguarda la produzione non strettamente veristica, che nei testi di stampo storico il G. ebbe a ricreare un Medioevo privo degli slanci eroici tipici della poesia ...
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BERTOLAZZI, Carlo
Sisto Sallusti
Nacque a Rivolta d'Adda (Cremona) il 3 nov. 1870, da una famiglia di facoltosi borghesi. Nel 1888 la Gioventù filodrammatica milanese rappresentò il suo primo lavoro [...] anche perché il meglio che aveva da esprimere l'aveva già espresso nella stagione d'oro di quella letteratura verista, che aveva sollevato il dialetto alla rappresentazione delle sofferenze e delle labili gioie dei diseredati.
Drammi pubblicati: Ona ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...