Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] letteraria. P.P. Pasolini (Ragazzi di vita, 1955) restaura con intenti polemicamente antinovecentisti il modello verista, esasperandone l’attitudine mimetica, con la cospicua componente dialettale, e rinnovandone con maggiore asprezza la provocazione ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] ), considerato il fondatore del melodramma nazionale, che si perfezionò a Pesaro con Mascagni e fu influenzato dalla scuola verista italiana, rivolgendosi poi al folklore nazionale; Gergana (1917) è il suo capolavoro.
Dopo la Prima guerra mondiale la ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] di dimettere. Terra vergine, invece, raccoglie alcuni racconti già pubblicati in riviste o in giornali. Il suo credo è verista, come impongono, per la prosa, moda e mercato degli anni: di un verismo, rispetto al modello verghiano, che accentua ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] del fatto vissuto: la confusione tra l'arte e la vita, che fu l'inganno in cui caddero, almeno teoricamente, i veristi. «Il semplice fatto umano farà pensare sempre; avrà sempre l'efficacia dell'essere stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] assenti dal palcoscenico.
Occorre superare la stagione del teatro collegato a doppio filo con la prosa naturalista e verista, nelle sue varianti a connotazione regionale, linguistica e sociale; stagione peraltro dominata, fino al secondo decennio del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] in Francia.
Perfino Luigi Capuana, che a differenza di Verga intervenne più diffusamente a esporre e a difendere la poetica verista, pur richiamandosi alle tesi di Claude Bernard, per il quale la fisiologia umana era il mezzo per conoscere pure le ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] qualcuno dei sonetti pubblicati per la loro arditezza anonimi, per i quali nell'ultimo Ottocento fu detto (dal Biagi) un «verista», quasi precursore della più recente letteratura, mentre di fatto egli continuava per i temi e per i modi una tradizione ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...