FOJANESI, Giselda
Riccardo D'Anna
Nacque il 28 ag. 1851 presso Foiano della Chiana (Arezzo), da Pietro, patriota, piccolo proprietario terriero, e da Teresa Fossi. Nel 1861, al fine di avviare le figlie [...] p. 11; F. De Felice, Le donne che amarono Giovanni Verga, Roma 1964, pp. 9-15; Id., Giovanni Verga e la tradizione verista in Sicilia, Catania 1966, pp. 14 ss.; G. Garra Agosta, Scandalosa Giselda, in La Sicilia, 23 genn. 1986; Id., Quel rubacuori di ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] nelle sue impressioni e il desiderio di comunicare agli altri: il fine è di stabilire questa comunicazione simpatica". Il contenuto verista della sua poetica si risolve in presunto elitismo della rappresentazione.
Nel 1900 il C. si recò a Parigi in ...
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DI GIOVANNI, Alessio
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Cianciana, nella Valplatani (prov. di Agrigento), l'11 ott. 1872 da Gaetano e Filippa Guida. Il padre fu collaboratore della Biblioteca delle [...] il suo regionalismo letterario.
I drammi del D., che mostrano i limiti comuni, in parte, a tutto il teatro verista siciliano, godettero di molto successo e piacquero al Verga che, malgrado le successive polemiche di carattere linguistico, espresse ...
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CAGNA, Achille Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Vercelli l'8 sett. 1847 da Francesco, di modeste condizioni, eda Giuseppina Musissano. Cominciò a frequentare la scuola tecnica, ma, espulso come [...] romanzo) con inserzioni di tipo realistico che rivelano l'apporto e la lezione della coeva letteratura verista.
Eletto successivamente consigliere comunale e membro della commissione scolastica, nel 1903pubblicava, completamente rifatta, una nuova ...
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BERTOLA DE GIORGI, Aurelio
Emilio Bigi
Nacque a Rimini il 4 ag. 1753, da Antonio Bertolli (detto poi Bertola), di famiglia nobile. Compiuti i primi studi nel seminario di Todi, dove era vescovo il suo [...] 1960, pp. 785-839.
Bibl.: Studi di carattere complessivo: I. Teotochi Albrizzi, Ritratti, Roma 1946, pp. 46-48; G. Biagi, Un abate verista, in Aneddoti letterari, Milano 1887, pp. 63-76; G. Scotti, La vita e le opere di A. B., Milano 1896; A. Roffi ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] per il degrado sociale meridionale G. Toma, T. Patini e lo scultore A. d’Orsi. Nelle regioni settentrionali, aderiscono alla tendenza verista G. Favretto, C. Pittara e lo scultore V. Vela; in una temperie già divisionista, ma legata a temi realisti ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] del Manzoni. Non mancano nemmeno, a vivacizzare la pagina e il racconto, notazioni dialettali, cui è attribuito un tono comico-verista. Il limite del C., ma anche la sua forza, consiste nel saper risolvere quasi sempre il racconto in una scenetta ...
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FONTANA, Ferdinando
Rossano Pisano
Nacque a Milano il 30 genn. 1850 da Carlo.
Il padre, pittore scenografo di comprovata maestria, si era votato ben presto a un'esistenza errabonda per esercitare il [...] , a Caprino Bergamasco, era stato trascinato in tribunale dai clericali, i quali giudicavano oscena la sua produzione "verista". Uscì dal processo vittorioso, essendo stato difeso dal Turati e, quando questi diede vita alla rivista Critica sociale ...
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GUERRINI, Olindo
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Forlì il 4 ott. 1845, da Angelo e da Paola Giulianini. Trascorse l'infanzia a Sant'Alberto di Ravenna, dove il padre gestiva la farmacia del paese, e, dopo [...] F.D. Guerrazzi, La Plata 1922; B. Pinchetti, La lirica italiana dal Carducci al D'Annunzio (lineamenti estetici). G. Carducci. I poeti veristi, Bologna 1928, pp. 254-273; M. Bonfantini, Intorno a Stecchetti, in La Libra, 1929, n. 1, pp. 1-7; B. Croce ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] cose (Asor Rosa, p. 555), dal quale prendevano le mosse i due diversi ma in fondo convergenti filoni della letteratura verista e della letteratura moralistica e normativa alla De Amicis. L'occasione per quella svolta fu offerta nel 1875 al L. dalla ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...