GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] Monte di pietà, I proletari ecc. - e lo stile descrittivo, dai toni insistentemente patetici, appaiono allineati con il filone verista di denuncia sociale, per molti aspetti assai vicino agli esiti di Teofilo Patini e in parallelo con le tematiche di ...
Leggi Tutto
GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...] a cavallo tra fine Ottocento e primo Novecento, e diretto inizialmente verso il settore operistico tradizionale di stampo verista, si è rivolto successivamente al repertorio sinfonico, cameristico e corale, considerato tutt'oggi il più valido dalla ...
Leggi Tutto
GAZZARRINI, Tommaso
Marco Pierini
Nacque il 16 febbr. 1790 a Livorno, dal livornese Giuseppe e da Chiara Orsetti di Lucca. Frequentò la classe di pittura all'Accademia di belle arti di Firenze sotto [...] di condurre il panneggio e la volontà di superare il linguaggio convenzionale dell'accademia con aperture al gusto verista e a quello romantico (anche se, come insegnante, si manifestò sempre abbastanza fedele ai precetti tradizionali). Egli si ...
Leggi Tutto
CAMPI, Annetta
Sisto Sallusti
Nacque a Milano nel 1844 da Giuseppe e da Carolina Grecchi. Venne educata presso il collegio delle orsoline a Coudert. Trasferitosi il padre, che era impiegato di prefettura, [...] (ibid., maggio 1884), Povero Piero di F. Cavallotti (teatro Quirino di Roma, giugno 1884): dal dramma borghese a quello verista la C. era ormai in grado di affrontare con somma disinvoltura personaggi passionali a diversi livelli. La parte dell ...
Leggi Tutto
FERRARI, Rodolfo
Paola Rosa
Nato a Staggia (Modena) nel 1864 da Luigi e da Petronilla Garuti, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre, musicista di mediocre talento che gli impartì le prime [...] compositori, le cui opere presentò spesso in prima esecuzione assoluta. Abile concertatore, emerse nel repertorio wagneriano e verista e riusci ad affermarsi in un momento in cui il panorama direttoriale italiano era rappresentato da personalità di ...
Leggi Tutto
BORELLI, Lyda
Sisto Sallusti
Nata a La Spezia il 22 marzo 1887 da Napoleone e da Cesira Banti, dopo aver trascorso la fanciullezza in un collegio religioso a Firenze, debuttò nel 1901 nella compagnia [...] . Il suo tipo di recitazione si contrappose a quello aspro e spontaneo di Francesca Bertini, la posa fioreale a quella verista, e nacque, ad opera della critica cinematografica, l'appellativo di "fatale" di fronte a quello di "diva" coniato per la ...
Leggi Tutto
DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] le musiche per La lampara, balletto di Ugo Dell’Ara allestito alla Scala di Milano, di conio pressoché neo-verista (a detta dell’autore «una stupidaggine»; ibid.), e Tre improvvisazioni per pianoforte («una brutta copia della Seconda Sonata di ...
Leggi Tutto
PIETRASANTA, Angelo
Rita Randolfi
– Nacque il 27 novembre 1834 a Codogno, all'epoca in provincia di Milano e oggi di Lodi, secondogenito di Luigi e di Margherita Gelmini.
La famiglia abitò insieme ai [...] (Codogno, Fondazione Lamberti), dove l’ambientazione storica e l’abbigliamento dei personaggi rivelano la sua attenzione per una restituzione verista della scena in accordo con il magistero di Bertini e con lo stile di Domenico Morelli, che nel 1861 ...
Leggi Tutto
DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] così la sua aspirazione ad esprimere le esigenze dell'ufficialità e a mediare fra modernità e classicismo. Ma dalla formazione verista e accademica il D. passò, senza aderire al futurismo, a una "simpatia" per le tematiche metafisiche; amico di Carrà ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] le sue creazioni fin troppo marcate, dietro la predilezione per i tic e le manie, non si nasconde tanto l'attore verista, quanto, come nota D'Amico, l'erede di una tradizione teatrale ingenua e popolare che vuole soprattutto sbalordire, commuovere ...
Leggi Tutto
verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...