letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] Capuana, il naturalismo italiano, che preferì chiamarsi v., fu assai lontano da quello francese. Per es., il massimo scrittore verista d’Italia, G. Verga, che pure nella seconda e più importante fase della sua attività prese dichiaratamente l’avvio ...
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Kabaivanska, Raina
Federico Pirani
Soprano bulgara, nata a Burgas il 15 dicembre 1934. È considerata una delle migliori interpreti del repertorio verista e pucciniano. Dopo gli studi al Conservatorio [...] di Sofia, dove ha vinto il premio Dimitrov, si è perfezionata a Milano sotto la guida di Z. Fumagalli. Già celebre nei teatri dell'Europa orientale (Mosca, Leningrado, Budapest, Sofia), ha debuttato in ...
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Dessì, Daniela. – Soprano italiano (Genova 1957 – Brescia 2016). Considerata una delle più grandi cantanti liriche italiane, interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista, [...] è stata capace di spaziare da Monteverdi a Prokof’ev e di affrontare più di settanta titoli operistici. Dopo essersi diplomata in canto e pianoforte al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma ed essersi ...
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Musicista (Campli 1875 - Giulianova 1941). Studiò al liceo musicale di Pesaro con P. Mascagni. Compose musica teatrale e vocale da camera. Particolare successo ebbe la sua opera verista in un atto I Compagnacci [...] (1923) ...
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Cantante, tenore (Verona 1876 - New York 1949). Iniziò la carriera come baritono nel 1898, debuttando come tenore nel 1899, e affermandosi rapidamente in Europa e negli USA. Grande interprete del repertorio [...] verdiano e verista, partecipò a varie prime rappresentazioni, tra cui Madama Butterfly. ...
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Tenore spagnolo (n. Barcellona 1946). Dopo il debutto a Barcellona (1970-71) nella Lucrezia Borgia di Donizetti, ha cantato nei principali teatri lirici, interpretando un repertorio che spazia dal melodramma [...] romantico a quello verista, con particolare predilezione per l'opera italiana, qualificandosi tra i migliori tenori per temperamento esuberante e pastosità di colore. La sua carriera subì una brusca interruzione quando (1987) gli fu diagnosticata la ...
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Soprano (Milano 1862 - Salsomaggiore 1938), sorella di Luisa. Esordì a Firenze nel Faust di C. Gounod (1882), e si affermò come sensibile interprete del repertorio lirico-drammatico (La Gioconda di A. [...] Ponchielli, Otello di G. Verdi) e verista (Manon Lescaut e Tosca di G. Puccini). ...
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Nome d'arte del tenore Reuben Ticker (New York, 1913 - Kalamazoo, Michigan, 1975). Esordì nel 1945 nella Gioconda al Metropolitan di New York, dove fu attivo per molti anni come protagonista in ruoli del [...] repertorio romantico e verista. È stato uno dei maggiori tenori statunitensi del Novecento. ...
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Baritono (Pisa 1877 - Firenze 1953). Apprese il canto da autodidatta e debuttò al teatro Costanzi di Roma nel 1898, affermandosi rapidamente in Italia e all'estero come uno dei maggiori interpreti del [...] repertorio verdiano e di quello verista. L'eccezionale estensione vocale e la sua non comune presenza scenica fecero di lui negli anni tra il 1905 e il 1920 il baritono per antonomasia. ...
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Cantante (Tempio Pausania 1881 - Roma 1955). Studiò al conservatorio di Roma e poi coi maestri Sbriscia e Martino. Nel 1910 debuttò come tenore al Teatro Costanzi. Ottenne in seguito grandi successi in [...] tutto il mondo specialmente come interprete dei repertorî verdiano e verista. ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...