In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] attestazioni tuttavia persistono lungo tutto l’arco della storia della lingua, ristrette però, in epoca più recente, alla letteratura verista e neorealista, e in generale utilizzate per marcare una scelta stilistica di tipo popolare (23-25):
(23) in ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] , stilistica e cronologica, com’è il caso di forme quali augello, rubella, è d’uopo, dessa, nel libretto, programmaticamente verista, dei Pagliacci di Leoncavallo:
l’autore ha cercato [...] porgervi
uno squarcio di vita. Egli ha per massima
sol che l ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] proprio, considerando il suo uso nel discorso indiretto libero, lo stilema preferito dagli autori della narrativa verista per pervenire all’impersonalità. Si consideri il passo seguente tratto dalla novella Cavalleria rusticana di Giovanni ➔ Verga ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] l’affermarsi delle poetiche naturaliste; non di rado, specialmente presso gli autori influenzati dalla corrente verista (➔ Verga), costruzioni nominali affiancano infiniti narrativi, rispetto ai quali possono costituire elementi di variazione (cfr ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] di principio, incontrano per lo più i favori di un (limitato) pubblico colto.
In linea con una poetica verista, il dialetto favorisce a fine Ottocento l’osservazione della sofferta realtà degli emarginati, come gli scugnizzi napoletani (Ferdinando ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] ).
Nell’Ottocento la letteratura dialettale vive periodi interessanti soprattutto dopo l’Unità, nel solco dell’esperienza verista, grazie, per esempio, a Serafino Amabile Guastella (1819-1899), ricordato anche come studioso delle tradizioni popolari ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] (1980), La lingua in scena, Bologna, Zanichelli.
Barsotti, Anna (1974), Verga drammaturgo. Tra commedia borghese e teatro verista siciliano, Firenze, la Nuova Italia.
Bertinetto, Pier Marco (1976), Il ritmo della prosa e del verso nelle commedie ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] espressionista, che si giova di forze centrifughe per ravvivare la medietà dell’italiano tradizionale, alla tensione ‘verista’, che aspira alla verisimiglianza della comunicazione ancorata ai contesti umili. Diversi sono anche i mezzi stilistici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] in Francia.
Perfino Luigi Capuana, che a differenza di Verga intervenne più diffusamente a esporre e a difendere la poetica verista, pur richiamandosi alle tesi di Claude Bernard, per il quale la fisiologia umana era il mezzo per conoscere pure le ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...