FRANCHETTI, Alberto
Renato Badalì
Nacque a Torino, il 18 sett. 1860, dal barone Raimondo, ricco proprietario terriero, e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre (Livorno, 25 ott. 1829 - Reggio Emilia, 30 [...] da un lato con suggestioni e influssi meyerbeeriani e dall'altro con una tendenza melodica ed espansa, se non addirittura verista. In realtà, la causa principale, che a lungo andare ha provocato l'eclissi delle sue opere, può essere ravvisata nell ...
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DONAUDY, Stefano
Raoul Meloncelli
Nacque a Palermo il 21febbr. 1879 da Augusto e da Elena Pampillonia.
Iniziati privatamente gli studi musicali nella città natale, rivelò precocemente un singolare talento [...] troppo lontano, che gli impedì di affermarsi in un clima musicale dominato da G. Puccini e dalla corrente verista prepotentemente rappresentata da P. Mascagni.
Natura in certo senso incline a rievocare atmosfere di raffinata eleganza stilistica d ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] : il primo comprendente, oltre al romanzo post. L'illustrissimo (Roma 1906), le creazioni del 1875-1885, di un C. "verista paesano e cittadino"; e il secondo, tutti gli altri scritti composti dal 1885alla morte, caratterizzati invece da una "maniera ...
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FRANCI, Benvenuto
Paola Campi
Nacque a Pienza il 1° luglio 1891 da Carlo, impiegato comunale, cantante dilettante, e da Agata Lorenzini. Intorno ai dodici anni iniziò lo studio della musica con il maestro [...] presente a tutte le stagioni liriche, interpretando un'infinità di personaggi legati al repertorio classico, romantico e verista, come i verdiani Rigoletto, Macbeth, Jago (Otello), don Carlos (Forza del destino), Renato (Un ballo in maschera ...
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POGGIOLI, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
POGGIOLI, Ferdinando Maria (Nando). – Nacque a Bologna il 15 dicembre 1897 da Daniele e da Cesira Adani, terzo di cinque figli: dopo Brando e Dante, prima [...] e Amedeo Nazzari, a La morte civile, tratto dal dramma di Paolo Giacometti, fino a Gelosia, soggetto tratto dal romanzo verista di Luigi Capuana Il marchese di Roccaverdina, per molti il suo capolavoro, in grado di liberarlo dal calligrafismo per ...
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COSTETTI, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque a Bologna il 13 sett. 1834 da Paolo e da Carolina dei conti Troni. Laureatosi in giurisprudenza, il C. iniziò con scarso entusiasmo l'attività forense che abbandonò [...] figura del genero, seguace delle nuove idee diffuse dalla Rivoluzione francese. Ma presto le prime prove del teatro verista segneranno, nel sensibile mutamento di gusti e interessi, l'inevitabile declino dei drammi storici e patriottici, falsamente ...
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FORNARA, Carlo
Andreina Ciufo
Nacque a Prestinone (oggi frazione di Craveggia, provincia di Novara) il 21 ott. 1871, da Giuseppe Antonio, battitore di rame, e Anna Maria Nicolai. Manifestò subito una [...] sentimento della natura, immune da finalità filosofiche. Invece U. Boccioni (1916) accusò il F. di essere un "verista minuto inebriato del particolare", criticando la staticità delle sue immagini, che tuttavia ammirava per la preziosità cromatica ...
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GHIONE, Franco
Raoul Meloncelli
Nacque ad Acqui Terme il 26 ag. 1886 da Giuseppe e da Angela Corielli.
Allievo del conservatorio di Parma, ove si diplomò in violino e in composizione, fece parte dell'orchestra [...] il 19 genn. 1964.
Direttore rigoroso, dal gesto deciso e appassionato, emerse sia nel repertorio tardoromantico e verista sia in quello contemporaneo, rivelando sempre padronanza e perfetto equilibrio nel guidare le masse orchestrali e corali, oltre ...
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GRIMALDI, Giulio
Gilberto Piccinini
Nacque a Fano l'8 genn. 1873 da Blandimiro e da Anna Pierpaoli.
Appartenente a famiglia della piccola borghesia fanese, fu orientato verso la vita ecclesiastica, [...] Maria risorta (1908), senz'altro la sua opera più nota", in cui è possibile rinvenire le tracce della lezione verista (Verga, Maupassant, Zola) e pure "una particolare sfasatura del gusto, un'inopinata sintonia con certi modi dannunziani che ...
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DONAGGIO, Luciano
Alessandra Cruciani
Nacque a Trieste il 15 apr. 1886 da Pietro e Carla Miraz.
Iniziò lo studio del canto con G. Rota e si perfezionò poi a Milano con Ernestina Garulli e R. Bartoli. [...] La dizione chiara e il temperamento drammatico di prim'ordine lo fecero apprezzare sia nel repertorìo romantico sia in quello verista e contemporaneo; diede il meglio di sé in ruoli fortemente caratterizzati grazie a un fraseggio incisivo e vigoroso ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...