INGHILLERI, Giovanni
Alessandra Cruciani
Nacque a Porto Empedocle, nell'Agrigentino, il 9 marzo 1894 da Francesco Paolo e Almerinda Bacco. Diplomatosi in pianoforte e composizione al conservatorio di [...] dalla perfetta intonazione, fraseggio impeccabile ed elegante portamento scenico, fu ammirato sia in ruoli verdiani sia nel repertorio verista, emergendo tra i baritoni del suo tempo per la bellezza della voce e lo stile autorevole.
Fonti e ...
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POLI-RANDACCIO, Ernesta detta Ernestina (Tina)
Gianfranco Landini
– Nacque a Ferrara il 13 aprile 1879, da Giorgio Poli e Teresa Alberghini. Studiò canto nel Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro [...] legato sia la declamazione incisiva, ma anche vibranti pianissimo in uno stile – tipico del suo tempo e della scuola verista – che volentieri ricorreva a un forte vibrato (una propensione spiccata nei soprani italiani dell’epoca), ai portamenti molto ...
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CARUSO, Enrico
Luciano Alberti
Nacque a Napoli il 27 febbraio 1873 da Marcello, meccanico, e da Anna Baldini. Determinante per la formazione del giovane fu l'assiduità all'oratorio di don Giuseppe Bronzetti: [...] Treviso. Sonzogno puntava su di lui, come sul tenore ideale per il repertorio della sua casa: italiano-francese, lirico-verista. In estate, Gemma Bellincioni, in villeggiatura a Livorno, lo andò a sentire cantare i Pagliacci in quel Politeama, dietro ...
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PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] drammaturgico e la versificazione.
Fin dal 1907, e poi nel corso degli anni, Pizzetti, in opposizione all’opera verista, da lui aspramente contestata, aveva formulato alcune idee sul «dramma musicale latino» come via alternativa a quello wagneriano ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] Sesti, p. 162), e di E. Flaiano, che vide, invece, questo compromesso come un possibile "antidoto alla "follia verista", alla vocazione lirica, alla tendenza al diario intimo verso cui il neorealismo sembra ormai inevitabilmente declinare" (ibid.).
A ...
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GIACOSA, Giuseppe
Giorgio Taffon
Nacque a Colleretto Parella (dal 1953 Colleretto Giacosa), nel Canavese di Ivrea, il 21 ott. 1847, da Guido e Paolina Realis, entrambi di famiglia altoborghese. Compiuti [...] collocati i suoi due capolavori, Tristi amori e Come le foglie. Va detto, per quanto riguarda la produzione non strettamente veristica, che nei testi di stampo storico il G. ebbe a ricreare un Medioevo privo degli slanci eroici tipici della poesia ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] , n. 67). Da altri viene, invece, riconosciuto che l'esperienza parigina ebbe effetti positivi sul linguaggio verista del F. già maturato autonomamente, specie nei ritratti, attraverso una non convenzionale elaborazione dei moduli della ritrattistica ...
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FEREGUTTI (Feragutti, Feragutti Visconti), Giuseppe Adolfo
Elena Longo
Figlio di contadini, nacque in Canton Ticino a Pura, presso Ponte Tresa, il 25 marzo 1850. Il padre Lodovico, per garantire un [...] en plein air, affrontasse il rapporto tra luce e colore secondo la logica dei pittori cresciuti nella tradizione accademica e verista, al chiuso dell'atelier. Non a caso la critica fu concorde nel sottolineare come il F. si fosse interessato alla ...
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BERTOLAZZI, Carlo
Sisto Sallusti
Nacque a Rivolta d'Adda (Cremona) il 3 nov. 1870, da una famiglia di facoltosi borghesi. Nel 1888 la Gioventù filodrammatica milanese rappresentò il suo primo lavoro [...] anche perché il meglio che aveva da esprimere l'aveva già espresso nella stagione d'oro di quella letteratura verista, che aveva sollevato il dialetto alla rappresentazione delle sofferenze e delle labili gioie dei diseredati.
Drammi pubblicati: Ona ...
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D'ORMEVILLE, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 24 apr. 1840, nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina, da Luigi, di nazionalità francese, e da Annunciata Latuille. Rimasto orfano di padre in [...] italiana all'estero, in Sudamerica in particolare; favorendo in Italia la penetrazione del nuovo repertorio rappresentato dall'opera verista, da Wagner, dagli autori francesi fin de siècle. Tra i momenti salienti di quest'ultima fase dell'attività ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...