PATINI, Teofilo
Eugenia Querci
PATINI, Teofilo. – Terzo di dieci figli, nacque a Castel di Sangro il 5 maggio 1840 da Giuseppe, cancelliere di Giudicato Regio, poi notaio, e da Maria Giuseppa Liberatore, [...] , all’avversità del destino. Come Patini stesso raccontava in una lettera a Levi, in osservanza dei più stretti principi veristi i modelli furono fatti posare per buona parte all’aperto comportando notevoli difficoltà a causa della rigidità del clima ...
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Musicista italiano (Napoli 1857 - Montecatini 1919). Compose musica teatrale, di solito su libretti proprî. Si rivelò con l'opera I pagliacci (Milano, 1892), il cui clamoroso successo gli permise di presentare [...] Insieme con P. Mascagni, G. Puccini, U. Giordano e F. Cilea, L. rappresenta il teatro musicale di tendenza "verista" dell'ultimo decennio del sec. 19º. Ebbe, almeno nei Pagliacci, senso drammatico e generosa, seppur non sempre raffinata, ispirazione ...
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SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] , la vicinanza delle loro fonti, la scelta dell'inquadratura che possono bastare da sole a far trascendere la scena verista in un tono sopra del reale. Compito della scenografia cinematografica, almeno al momento attuale, pare quello di consentire al ...
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STRATI, Saverio
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Sant'Agata del Bianco (Reggio Calabria) il 16 agosto 1924. Collaboratore di varie riviste, esordisce col volume di racconti La marchesina [...] liberazione sociale e morale, alla quale pure i suoi personaggi, a differenza di quanto avviene in Verga e nella tradizione verista, non desistono di sperare e credere. Tali motivi tornano in Tibi e Tascia (1959; premio Veillon 1960), dove s'incontra ...
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SEVERINI, Gino
Pittore, nato a Cortona (Arezzo) il 7 aprile 1883. Si dedicò ventenne alla pittura, unendosi ai primi futuristi (più tardi aderiva di nuovo, con entusiasmo, al loro manifesto del 1910) [...] . La costante appassionata ricerca di un mondo ideale spiega i varî mutamenti di tendenza del S., il quale, dapprima verista, poi futurista, indi cézanniano, ha seguito il nuovo indirizzo neoclassico di Picasso fino a giungere, sulla via della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera italiana a cavallo fra Otto e Novecento trova in Puccini la sua figura di spicco, [...] di ampia popolarità e diffusione.
Il tentativo di un’opera verista
Giuseppe Giacosa e Luigi llica
L’ingresso di Mimì
La Bohème , l’americana Fanciulla del West). Ciò che di veristico rimane è piuttosto una certa concezione della vita dominata da ...
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GIANFANTI, Anselmo
Emanuela Bagattoni
Nacque a Montiano presso Cesena il 28 sett. 1857 da Giacomo, di mestiere calzolaio, e da Luigia Fabbri. La famiglia, numerosissima, si trasferì a Cesena quando [...] Ottanta: i suoi lavori - per lo più ritratti realizzati a olio e a "sfumino" - risentono fortemente della pittura verista morelliana, fondata sulla preminenza del colore rispetto al disegno accademico. A questi anni risale la sua partecipazione a ...
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PEREDA y PORRUA, José María de
Carlo Boselli
Scrittore spagnolo, accademico e deputato, nato a Polanco (Santander) il 6 febbraio 1833, morto a Santander il 1° marzo 1906. Abbandonati gli studî di matematica [...] del romanzo regionale e rurale, per quanto nemico dichiarato del verismo francese, fu tuttavia uno scrittore nettamente verista, ma d'un verismo genuino e tradizionale nella grande arte narrativa della Spagna. Ebbe in disdegno i convenzionalismi ...
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LUPPI, Ermenegildo
Francesca Franco
Nacque a Modena il 21 ott. 1877 da Giovanni e da Barbara Resta. Intorno al 1897 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove divenne allievo dello [...] del Purim, un'opera di carattere religioso più grande del vero. La stessa attenzione al dato reale, accentuata dal soggetto verista, si ritrova in Gli sterratori, che il L. presentò nel 1903 al concorso per l'assegnazione del pensionato artistico ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] Gesualdo sarà quello dello scrittore staccato, assai meno verista, isolato dall'ambiente umile e paesano: il V senta più sicuro e più forte: e quindi è meno sistematico e meno verista.
Il ciclo dei Vinti non fu continuato: e della Duchessa di Leyra ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...