PEALE, Charles Willson (o Wilson)
Delphine Fitz Darby
Pittore e incisore, nato il 15 aprile 1741 a Chestertown, Maryland, morto il 22 febbraio 1827 a Filadelfia. Dopo aver tentato varie attività di sellaio, [...] . Studiò prima con Gustavus Hesselius, poi col Copley e da ultimo con Benjamin West a Londra. Seguì la corrente verista con una pittura dura cruda e povera d'immaginazione. Specialmente pregiati sono i suoi ritratti, fra cui quelli del fratello ...
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Scrittore italiano (Guardialfiera, Campobasso, 1902 - Roma 1950). Dopo un esordio un poco incerto, si affermò decisamente col romanzo Signora Ava (1942), cui seguirono alcune raccolte di racconti: Il pastore [...] (post., 1960), e un altro romanzo, Le terre del Sacramento (1950). La sua narrativa muove dalla tradizione verista meridionale, specie verghiana, ma con spirito e gusto scaltriti dalle esperienze letterarie recenti: così che l'originario interesse ...
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MARIANI, Pompeo
Raffaele Calzini
Pittore, nato a Monza il 9 settembre 1857, morto a Bordighera il 25 gennaio 1927. L'attitudine spiccata alle arti gli deriva dalla linea materna; la madre era sorella [...] . Questo ed Eleuterio Pagliano furono i primi maestri di P. M. che nel 1882 si affermò la prima volta paesista raffinato e verista col quadro Bosco nel parco di Monza: vinse, poco dopo, il premio principe Umberto con un Saluto al sol morente. Ma la ...
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Pittore polacco, nato il 21 marzo 1861 a Witkowice, morto nel 1917 a Vienna. Studiò dal 1880 al 1885 a Vienna e a Monaco. Visse in gran parte nella capitale austriaca, e dipinse quadri di genere e storici. [...] Molto noto è un suo ciclo in monocromo grigio, tratto dalla vita di Kosciuszko. Dipinse anche numerosi ritratti. S'ispirò alla scuola verista di Monaco, in auge verso il 1880. ...
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Cantante (tenore) nato a Cento il 17 marzo 1871. Studiò dapprima sotto la guida del marchese Plates, poi - al liceo musicale di Bologna - con A. Busi. Esordì nel 1893 a Castelfranco Veneto nel Faust, passando [...] , in un repertorio assai esteso fondato specialmente sul teatro wagneriano ma comprendente anche le opere della cosiddetta "scuola verista" italiana, oltre a opere moderne di R. Strauss (Salomè), di O. Respighi (Semirâma), di K. Goldmark (Regina di ...
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SETACCIOLI, Giacomo
Marco Targa
SETACCIOLI, Giacomo. – Nato a Corneto (oggi Tarquinia) l’8 dicembre 1868 da Filippo, calzolaio, e da Angela Leonardi, fu compositore, didatta e saggista.
Contribuì al [...] tedeschi, pur senza rinnegare l’appartenenza alla tradizione del melodramma, sancita dalla produzione di opere d’ispirazione verista. Un’ampia parte della sua produzione rimase inedita e andò perduta subito dopo la morte, circostanza che rende ...
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Musicista (Napoli 1876 - San Remo 1954). Studiò a Napoli con P. Serrao e C. De Nardis e a Lipsia con S. Jadassohn. Direttore di conservatorio a Bologna (1918), Torino (1923-39) e dal 1947 a Pesaro, fu [...] larga affermazione operistica (Resurrezione, 1904), ove si riflettevano la poetica e il carattere musicale del teatro "verista", egli passò a un ampliamento del proprio mondo artistico evolvendosi attraverso le esperienze della musica straussiana e ...
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Casa editrice e libreria, fondata a Milano nel 1818 da Giovan Battista S. (1760-1822) e sviluppata in seguito dal nipote Edoardo (Milano 1836 - ivi 1920) che, succedutogli nella direzione (1861), accrebbe [...] . A Edoardo si deve la creazione (1874) della Casa musicale S., che si segnalò in particolare quale promotrice del melodramma verista con la pubblicazione delle opere di Mascagni, Leoncavallo, Cilea, Giordano, ecc. (e che nel 1911 si separò dalla ...
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Commediografo e romanziere milanese, nato il 19 febbraio 1868 e morto il 29 novembre 1912. Fu una delle più significative figure d'artisti, sulla soglia tra il secolo decimonono ed il ventesimo. Venuto [...] il teatro, influenzato dai naturalisti francesi e dalla scuola di Becque e del Teatro Libero, temperava in una commedia verista italiana, borghese e psicologica, la tranche de vie dei commediografi d'oltralpe, il B. parve compiere, sotto un'evidente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla metà dell’Ottocento, molti pittori pervengono a esiti veristi; in sintonia [...] , si incontrano a discutere di pittura presso il Caffè Michelangelo che diviene ben presto luogo di ritrovo del movimento verista.
Tra gli animatori del gruppo va annoverato il pittore romano Giovanni Costa, detto Nino, che si stabilisce a Firenze ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...