SIMIONATO, Giulia detta Giulietta
Giancarlo Landini
– Nacque a Forlì il 12 maggio 1910 (e non il 15 dicembre, come talvolta si legge), da Felice, funzionario governativo nativo di Mirano, e da Giovanna [...] quell’evoluzione del gusto che investì il teatro d’opera nell’immediato dopoguerra, quel desiderio di affrancarsi dal realismo verista che aveva dominato dall’inizio del secolo, specie nell’intervallo tra le due guerre. Del melodramma verdiano offrì ...
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TEBALDI, Renata
Giancarlo Landini
TEBALDI, Renata. – Nacque a Pesaro, in via XX settembre, il 1° febbraio 1922, da Teobaldo, violoncellista, e da Giuseppina Barbieri, due anni dopo il matrimonio, che [...] bohème, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West, Andrea Chénier, Adriana Lecouvreur): e qui seppe aggiornare lo stile verista di voci storiche come Maria Caniglia al rinnovamento del gusto, che esigeva un canto più sorvegliato.
La rivalità con ...
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BERGONZI, Carlo
Giancarlo Landini
BERGONZI, Carlo. – Nacque a Vidalenzo di Polesine Parmense, il 13 luglio 1924, unico figlio di Antonio, casaro, e Amalia Bergamaschi, casalinga. Fin da giovanissimo [...] , liberandola dai condizionamenti di una tradizione che, specie nella prima metà del secolo, era stata segnata dal gusto verista. Nel 1964 Celletti scrisse che lo stile di Bergonzi «si rifà alle tradizioni belcantistiche», e aggiungeva che era ...
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MASTRIANI, Francesco
Tommaso Scappaticci
– Nacque a Napoli il 23 nov. 1819, terzo dei sette figli di Filippo e Teresa Cava. Agli studi presso istituti privati affiancò presto interessi che gli fornirono [...] di V. Gerratana, I-IV, Torino 1975, pp. 344 s., 2118 s.). Sull’estraneità al verismo cfr. G. Innamorati, M. non verista, in Paragone, VIII (1957), 88, pp. 42-54, e T. Scappaticci, Naturalismo e romanzo d’appendice, in Positivismo naturalismo verismo ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] C. in Franciacorta, in Studi di storia dell'arte in on. di V. Viale, Torino 1967, pp. 60-62; A. Morassi, G. C. ..., pittore verista, in Pantheon, XXV(1967), pp. 348-367; G. Fiocco, G. C. a Padova, in Atti e mem. dell'Accad. di scienze,lettere e arti ...
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INFANZIA (lat. infantia, da infans, propriamente "che non parla"; fr. enfance; sp. infancia; ted. Kindheit; ingl. infancy)
Sante DE SANCTIS
Francesco VALAGUSSA
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È il periodo della vita che va dalla [...] ad avere nella letteratura infantile. E a questa tendenza si ricollegano anche A. Berquin (1747-1791), con i suoi libri a fondo verista, ricchi di parti dialogate (il più notevole è L'ami des enfants); e M.me Guizot (1773-1827), le cui opere (Raoul ...
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TURCHIA (XXXIV, p. 534)
Elio MIGLIORINI
Massimo BRUZIO
Ettore ROSSI
Ettore ROSSI
Arif MUFID MANSEL
Estensione. - La Turchia, in seguito alla cessione da parte della Francia del territorio del Hatay [...] al genere comico; Peyami Safa (n. 1899) ed altri sono ancora considerati i migliori. Tra questi prevale l'indirizzo verista; l'analisi psicologica è esercitata con successo nei romanzi (Boǧaziçi Mehtaplarï, Çamlicadaki EnifŞemiz, Fahim Bey ve biz) di ...
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La letteratura della nuova Italia
Andrea Battistini
Nel maggio del 1913, mentre ancora «La Critica» veniva esaurendo la lunga serie di “Note” sulla più recente letteratura italiana, Benedetto Croce, [...] letteratura tradizionale. Tra gli altri, si recuperano scapigliati come Remigio Zena o Camillo Boito, carducciani come Adolfo Borgognoni, veristi come Federico De Roberto (1861-1927), di cui non si intende il valore, essendo stimato «ingegno prosaico ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] che i nostri occhi non vedono più".
L'opera del C., tacitata e oppressa dall'invadenza vittoriosa del melodramma verista, ebbe fortune alterne (solo Toscanini ne fu apostolo fedele) prima di ottenere una retta qualificazione critica: quasi che la ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] cose (Asor Rosa, p. 555), dal quale prendevano le mosse i due diversi ma in fondo convergenti filoni della letteratura verista e della letteratura moralistica e normativa alla De Amicis. L'occasione per quella svolta fu offerta nel 1875 al L. dalla ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...