POGGIOLI, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
POGGIOLI, Ferdinando Maria (Nando). – Nacque a Bologna il 15 dicembre 1897 da Daniele e da Cesira Adani, terzo di cinque figli: dopo Brando e Dante, prima [...] e Amedeo Nazzari, a La morte civile, tratto dal dramma di Paolo Giacometti, fino a Gelosia, soggetto tratto dal romanzo verista di Luigi Capuana Il marchese di Roccaverdina, per molti il suo capolavoro, in grado di liberarlo dal calligrafismo per ...
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COSTETTI, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque a Bologna il 13 sett. 1834 da Paolo e da Carolina dei conti Troni. Laureatosi in giurisprudenza, il C. iniziò con scarso entusiasmo l'attività forense che abbandonò [...] figura del genero, seguace delle nuove idee diffuse dalla Rivoluzione francese. Ma presto le prime prove del teatro verista segneranno, nel sensibile mutamento di gusti e interessi, l'inevitabile declino dei drammi storici e patriottici, falsamente ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] attestazioni tuttavia persistono lungo tutto l’arco della storia della lingua, ristrette però, in epoca più recente, alla letteratura verista e neorealista, e in generale utilizzate per marcare una scelta stilistica di tipo popolare (23-25):
(23) in ...
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FORNARA, Carlo
Andreina Ciufo
Nacque a Prestinone (oggi frazione di Craveggia, provincia di Novara) il 21 ott. 1871, da Giuseppe Antonio, battitore di rame, e Anna Maria Nicolai. Manifestò subito una [...] sentimento della natura, immune da finalità filosofiche. Invece U. Boccioni (1916) accusò il F. di essere un "verista minuto inebriato del particolare", criticando la staticità delle sue immagini, che tuttavia ammirava per la preziosità cromatica ...
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MERLI, Francesco.
Paolo Patrizi
– Nacque a Corsico (Milano), il 28 genn. 1887, da Luigi ed Emilia Cova.
Di famiglia umile, con un retroterra contadino che lo portava a vedere nella vicinissima Milano [...] in un periodo di cattiva salute). Si connotò subito come tenore essenzialmente «spinto», in ambito sia verdiano sia pucciniano-verista, mostrandosi tuttavia anche capace di affondi lirici (Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, Lohengrin di R. Wagner ...
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GHIONE, Franco
Raoul Meloncelli
Nacque ad Acqui Terme il 26 ag. 1886 da Giuseppe e da Angela Corielli.
Allievo del conservatorio di Parma, ove si diplomò in violino e in composizione, fece parte dell'orchestra [...] il 19 genn. 1964.
Direttore rigoroso, dal gesto deciso e appassionato, emerse sia nel repertorio tardoromantico e verista sia in quello contemporaneo, rivelando sempre padronanza e perfetto equilibrio nel guidare le masse orchestrali e corali, oltre ...
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GRIMALDI, Giulio
Gilberto Piccinini
Nacque a Fano l'8 genn. 1873 da Blandimiro e da Anna Pierpaoli.
Appartenente a famiglia della piccola borghesia fanese, fu orientato verso la vita ecclesiastica, [...] Maria risorta (1908), senz'altro la sua opera più nota", in cui è possibile rinvenire le tracce della lezione verista (Verga, Maupassant, Zola) e pure "una particolare sfasatura del gusto, un'inopinata sintonia con certi modi dannunziani che ...
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DONAGGIO, Luciano
Alessandra Cruciani
Nacque a Trieste il 15 apr. 1886 da Pietro e Carla Miraz.
Iniziò lo studio del canto con G. Rota e si perfezionò poi a Milano con Ernestina Garulli e R. Bartoli. [...] La dizione chiara e il temperamento drammatico di prim'ordine lo fecero apprezzare sia nel repertorìo romantico sia in quello verista e contemporaneo; diede il meglio di sé in ruoli fortemente caratterizzati grazie a un fraseggio incisivo e vigoroso ...
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MASINI, Galliano
Paolo Patrizi
– Nacque a Livorno il 7 febbr. 1896, da Menotti, pastaio, e da Rosa Sperti.
Nato all’indomani dell’attacco al forte italiano di Macallé da parte dell’esercito abissino, [...] della sala d’incisione (artista passionale, si esprimeva compiutamente solo in palcoscenico), e l’essere connotato come cantante verista (pure il suo Verdi e il suo Puccini furono filtrati da tale reticolo interpretativo) finì, in qualche maniera ...
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MAZZOLENI, Ester
Simone Ciolfi
– Nacque a Sebenico, in Dalmazia, il 12 marzo 1883 da Paolo e da Filomena Rossini. Fu avviata al canto già nei conventi di S. Anna a Pisa e di Notre Dame de Sion a Trieste, [...] in vita la tradizione del soprano drammatico in un momento difficile per il melodramma romantico, avvicinando solo occasionalmente il repertorio verista. Voce cristallina e corposa, incise tra il 1907 e il 1921 per la Fonotipia di Milano brani da ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...