Amidei, Sergio
Pietro Piemontese
Sceneggiatore, nato a Trieste il 30 ottobre 1904 e morto a Roma il 14 aprile 1981. Di cultura mitteleuropea, A. portò con sé un ricco bagaglio culturale che nutrì la [...] si rivelerà pienamente in seguito, e preannunciano la svolta neorealista. Così accade con gli adattamenti di testi della letteratura verista come Gelosia (1942), tratto da Il marchese di Roccaverdina di L. Capuana, e Il cappello da prete (1944), dal ...
Leggi Tutto
BUSTELLI, Francesco Antonio (Franz Anton)
Giuseppe Liverani
Nacque a Locarno l'11 apr. 1723 da Francesco e da Maria Elisabetta Chiara di Muralto.
L'identificazione, basata sugli atti di battesimo (Ducret, [...] , mostra in lui la tendenza a ispirarsi al vero. Con tutto questo non si può affermare che la sua sia un'arte verista nel senso piatto della parola: la natura, il vero sono idealizzati e posti al servizio di arcani, sottili rapporti di equilibrio ...
Leggi Tutto
GOVONI, Marcello
Monica Carletti
Nato a Bologna il 21 ott. 1885 da Augusto ed Enrichetta Naldi, apparteneva a una famiglia di artisti.
La madre era una cantante dotata di una voce di rara estensione [...] , interpretato con successo al teatro Carlo Felice di Genova il 12 febbr. 1925.
L'affermazione crescente del teatro verista spinse il G. a salvaguardare una tradizione sempre più trascurata, fondando nel 1927 la Compagnia dell'opera comica, che ...
Leggi Tutto
DELL'ORTO, Uberto
Alessandra Pino Adami
Figlio di Giuseppe e di Rosalinda Gavazzi, nacque a Milano il 6 genn. 1848, in un'agiata famiglia milanese; rimase orfano giovanissimo e fu allevato dagli zii [...] e uscirono all'aperto per studiare direttamente la natura, e costituirono una corrente moderatamente ma autenticamente verista che andò ad affiancarsi, seppure in tono minore sul piano della qualità artistica, alle contemporanee esperienze ...
Leggi Tutto
FERRARINI, Pier Giuseppe
Mariangela Giusto
Nacque a Parma il 30 marzo 1852 da Casimiro, dottore in medicina, e Marietta Bocchi. Fu ammesso alla classe di paesaggio dell'Accademia di Parma nel 1866 e [...] alla IV Mostra nazionale di Torino (catal., n. 313, p. 69; Godi, 1974, pp. 102 s.): un'opera di intensità verista, condotta su toni monocromi, che probabilmente nella scelta del soggetto si accompagnava ad Un centesimo delemosina per il presepio, ora ...
Leggi Tutto
BISCARRA, Giovanni Battista
Paolo Venturoli
Nato a Nizza Marittima il 22 febbraio 1790, compì gli studi accademici presso Pietro Benvenuti a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia per l'arrivo [...] 'Albertina del 1840; Torino, Museo Civico, Galleria d'arte moderna) non è esente da alcuni elementi stilistici di impostazione verista. Altre sue opere si trovano nella Accademia Albertina di belle arti a Torino e nella Pinacoteca di Nizza.
Bibl.: G ...
Leggi Tutto
Rosini, Giovanni
Franco Lanza
Scrittore (Lucignano, Arezzo, 1776 - Pisa 1855) e professore di eloquenza nell'università di Pisa. Durante mezzo secolo di attività letteraria s'interessò lungamente di [...] , Annali 90-167; G. Mariani, Gli umili nell'opera degli epigoni manzoniani, in " Annali Fac. Lett. Univ. Cagliari " XIX (1952) 164-166 (rist. in Ottocento romantico e verista, Napoli 1972, 35-37); A. Vallone, Studi sulla D.C., Firenze 1955, 161-164. ...
Leggi Tutto
Poligrafo e poeta. Nato a Rimini nel 1753, a sedici anni vestì l'abito di monaco olivetano, ma poco dopo scappò in Ungheria e si fece militare. Rientrato in patria e nell'ordine, fu mandato lettore a Montoliveto [...] B., in Paralleli letter., Verona 1885; F. Flamini, A. B. e i suoi studii su la letter. tedesca, Pisa 1895; G. Biagi, Un abate verista, in Aneddoti letterari, 2ª ed., Milano 1896; G. Scotti, La vita e le opere di A. B., Milano 1896, estr. dal Pensiero ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] il quadro della drammaturgia italiana del primo Novecento sono ancora da ricordare gli ultimi atti del teatro di ascendenza verista – un chiaro esempio è quello di Federigo Tozzi con Gente da poco (1905) – e l’appartato dispiegarsi della scrittura ...
Leggi Tutto
DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] a cura di L. Russo, Milano 1950, pp.VII-XIX); G. Mariani, F. D. narratore, Roma 1950 (poi in Ottocento romantico e verista, Roma 1972, con appendice di lettere ined. a D. Oliva); L. Baldacci, Una narrativa esemplare, in La Fiera letter., 7 ott. 1951 ...
Leggi Tutto
verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...