CHESSA, Carlo
Antonio Pandolfelli
Nacque da Antonio e da Rita Mulargia il 12 novembre 1855 a Cagliari. Nel 1879 si impiegò come litografo nello stab. Salussoglia, uno dei più moderni e attrezzati di [...] cose e delle persone, non precisò però mai con chiarezza una sua poetica al di fuori del gusto tra romantico e verista dell'epoca, rimanendo, nel complesso, un illustratore minuzioso e descrittivo, e all'illustrazione, in definitiva, fu legata la sua ...
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ARANGI-LOMBARDI, Giannina
Ada Zapperi
Nata a Marigliano (Napoli) nel 1891, studiò canto al conservatorio di S. Pietro a Majella in Napoli con B. Carelli, diplomandosi anche in pianoforte.
Iniziata la [...] il 9 luglio 1951.
Fornita di una tecnica vocale di tipo ottocentesco, l'A., in un'epoca dominata dal canto verista, per cui l'interesse dell'interprete era orientato più sulla "recitazione" che sul "canto", mantenne il suo repertorio sempre nell ...
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SINOPOLI, Giuseppe
Lorenzo Tozzi
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Venezia il 2 novembre 1946. Dopo aver studiato composizione al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, si è laureato [...] . Grande concentrazione conferisce inoltre a G. Verdi e a G. Puccini, felicemente riscattato da una vieta tradizione platealmente verista.
Tra le sue composizioni ricordiamo: Souvenir à la memoire per il Festival di Rayan (1975); Pour un livre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti romantici oppongono all’ideale la realtà e il vero, sostituendo ai modelli [...] – e suo fratello Girolamo cominciano a comporre dipinti con scene di genere, ma la loro scelta di temi veristi non implica un linguaggio verista. Domenico non va oltre l’impiego di una tecnica pittorica tradizionale e una resa più naturalistica della ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] religiosa, sulla meccanica deterministica della scienza e sull'egoismo delle passioni, come evidente reazione, o meglio, superamento, del teatro verista. Il B. ci presenta, così, il tema di una passione pura che si sforza di rimanere tale (Il trionfo ...
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TITTA, Ruffo Cafiero detto Titta Ruffo
Giancarlo Landini
– Nacque a Pisa il 9 giugno 1877, da Oreste Titta e da Amabile Sequenza, che vivevano al n. 19 di via Carraia.
La famiglia, proveniente da Gombitelli, [...] Gioconda) e uno Jago (Otello) quasi luciferini, giocando proprio sui suoni sulfurei della voce. Fondamentale fu il suo contributo alla scuola verista, di cui sostenne sia i titoli minori, dalla Cena delle beffe a Zazà, da Siberia fino all’Edipo re di ...
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CARELLI, Emma
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 12 maggio 1877 da Beniamino e da Matilde Caputo.
Il padre Beniamino, nato a Napoli il 9 maggio 1833, fu personaggio di primo piano nel mondo musicale [...] Boito, in cui la C. offrì, nel ruolo di Margherita, un'esecuzione personalissima assai discussa dalla critica per certi atteggiamenti veristi, ma tuttavia molto lodata da A. Boito per l'originalità, il calore e lo slancio interpretativo.
Infine il 26 ...
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MARTOGLIO, Nino
Paola Daniela Giovanelli
– Nacque a Belpasso, presso Catania, il 3 dic. 1870 dall’avvocato e giornalista Luigi e dalla maestra elementare Vincenza Zappalà Aradas.
Avviatosi a quattordici [...] .; U. Barbaro, Servitù e grandezza del cinema, a cura di L. Quaglietti, Roma 1962, pp. 126-128, 138, 142-150, 180-182, 191; Teatro verista siciliano, a cura di A. Barbina, Bologna 1970, pp. 465-472; S. Correnti, Le opere e i giorni di N. M., in Nuovi ...
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ZANAZZIO, Cesira
Federica Camata
ZANAZZIO (Zanazio), Cesira (in arte Cesira Ferrani). – Nacque a Torino (così risulta dall’atto di morte; Pollone, Registro dei decessi, Parte I, n. 6, anno 1943, sub [...] diretta da Arturo Toscanini: fu dapprima Amelia nel Simon Boccanegra il 9 gennaio 1892, indi affrontò il suo primo personaggio verista, Suzel nell’Amico Fritz di Pietro Mascagni, e concluse il 18 febbraio con Loreley di Alfredo Catalani. Fu poi al ...
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FORMICHI, Cesare
Paola Campi
Nacque a Roma il 15 apr. 1883 da Enrico e Clementina Lattanzi. Inizialmente si dedicò agli studi giuridici all'università di Roma, laureandosi nel 1907. Contemporaneamente [...] 78 giri, con Ines M. Ferraris, G. Taccani e V. Bettoni, incisione che peraltro mise in luce la sua vocalità di stampo verista.
Tra gli anni 1918 e 1921 cantò prevalentemente in Spagna: a Valenza, a Barcellona e a Madrid, riportando in particolare un ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...