HUMPERDINCK, Engelbert
Giulio Cesare Paribeni
Compositore di musica, nato a Siegburg sul Reno il 1° settembre 1854, morto a Neu Strelitz il 28 settembre 1921. Studiò al conservatorio di Colonia e, licenziatosi, [...] . Quando esse apparvero, sembrarono - specialmente nei paesi tedeschi e anglosassoni - frutto di una reazione al dilagante spirito verista nel melodramma; donde parte della loro fortuna. Come musicista, H. è uno dei più fedeli epigoni di Wagner ...
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CANIGLIA, Maria
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 3 maggio 1905 da Roberto e da Erminia Simonelli. Iniziati gli studi musicali nel conservatorio della sua città, fu allieva per il canto di P. A. [...] Roma, ove, con Beniamino Gigli, suo compagno preferito in memorabili esecuzioni sia del repertorio verdiano sia di quello verista, interpretò Aida, Trovatore, Forza del destino e Manon Lescaut di Puccini; poi, nonostante alcune perplessità da parte ...
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LOIACONO, Francesco (Francesco Paolo)
Alessandra Imbellone
Nacque a Palermo il 26 maggio 1838 dal pittore di storia Luigi, dal quale ricevette la prima formazione (Luigi e F. L.…), e da Vincenza Di Cristina [...] Sicilia l'influenza dei modi palizziani e delle correnti più aggiornate del realismo europeo.
Specializzatosi nella rappresentazione verista del paesaggio, il L. partecipò dal 1863 alle maggiori esposizioni nazionali e all'estero, affermandosi come ...
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FANTACCHIOTTI, Cesare
Lia Bernini
Nacque a Firenze il 14 dic. 1844 da Odoardo, scultore, e da Paolina Galli. Non frequentò l'Accademia e la sua formazione artistica si svolse interamente sotto la guida [...] N. Costa, Quel che vidi e quel che intesi, Milano 1927, p. 223). Al 1872 risalgono le prime opere modellate nello spirito verista (gessi presso gli eredi): La vanesia e La pecoraia (alla quale R. Fucini dedicò una poesia, inedita, datata 24 dic. 1872 ...
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CHELLI, Gaetano Carlo
Marta Savini Smigliani
Nacque a Massa il 29 ag. 1847 da Girolamo e Ruffina Bernieri. Ottenuto, nel 1878, un impiego alla Regia dei tabacchi, si trasferì a Roma, dove trascorse [...] 13 genn. 1884; B. Croce, Romanzi-documenti, in La letter. della Nuova Italia, VI, Bari 1940, pp. 171 ss.; R. Bigazzi, Un verista dimenticato: G. C. C., in La Rass. della letter. ital., s. 7, LXVIII (1964), pp. 111-129; Id., Introduzione a L'eredità ...
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CITARELLI, Francesco
Gennaro Borrelli
Nacque verso il 1790 a Napoli. Giovanissimo, fu allievo di F. Verzella, scultore in legno, l'ultimo rappresentante della grande tradizione settecentesca napoletana. [...] dei secoli precedenti, si accentua nell'interpretazione dei tratti somatici vivamente risentiti al punto da presentarsi come chiare anticipazioni veriste: istanze che per il C. hanno avuto la loro matrice sia nella pratica dei pezzi anatomici in cera ...
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Bertini, Francesca
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Elena Vitiello, attrice teatrale e cinematografica, nata a Firenze (secondo altre fonti a Prato) il 5 gennaio 1892 e morta a Roma il 13 ottobre [...] Bertini, e recitò con le compagnie di prosa di S. Renzi, A. Campioni ed E. Scarpetta, formandosi alla scuola del teatro verista e vernacolare. Nelle sue memorie la B. ricorda di aver esordito nel cinema posando nel 1908 per il film amatoriale La dea ...
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PAMPANINI, Rosetta
Giancarlo Landini
PAMPANINI, Rosetta. – Nacque a Milano il 2 settembre 1896, da Gerolamo e Cleofe Cattaneo, famiglia di origine polesana.
L’inclinazione al canto si manifestò fin [...] Pampanini, Roma [1998], con 4 CD in allegato; N. Berti, Il cigno del Polesine: Rosetta Pampanini soprano pucciniano e verista, in Quaderni dell’Accademia del Tartufo del Delta del Po, 2011, n. 39 (http://www.accademiadeltartufo.org/images/stories ...
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CASCIARO, Giuseppe
Lucio Galante
Nacque a Ortelle (Lecce) il 9 marzo 1863, da Giovanni e Salvatora Mauro. Rimase orfano a dodici anni, fu avviato agli studi classici da uno zio paterno sacerdote, ma [...] il 25 ott. 1941.
Agli inizi della sua attività, il C., combattuto tra le istanze allora più vive a Napoli, quella verista facente capo a F. Palizzi e quella romantica di D. Morelli, e ancora quella, che sembrava conciliarle, dei continuatori della ...
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NAPOLI, Jacopo
Pier Paolo De Martino
– Nacque a Napoli, il 26 agosto 1911 da Gennaro e da Dora Zampini.
Si formò nel Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, studiando composizione sotto la guida [...] quale Napoli venne fissando l’attenzione su temi e ambienti meridionali, in una drammaturgia d’impianto tendenzialmente verista. La tappa forse più ambiziosa di tale percorso fu costituita da Mas’Aniello, «tragedia popolare», seconda classificata ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...