BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] spirito e della psicologia che voleva porsi come portato del buon senso tra la tradizionale arte borghese e la nuova rivoluzione verista.
Nel romanzo L'automa (Milano 1892) delinea la figura di un pittore incapace di volere e di credere; in L'anima ...
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MATTEI GENTILI, Paolo
Marco Severini
– Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, il 15 ott. 1874 da Cherubino, possidente, e dalla contessa Maddalena Begni.
L’appartenenza a una famiglia borghese, fortemente [...] fu, nell’autunno 1900, tra i fondatori de Il Domani d’Italia.
Contestualmente, rivelò un impegno letterario di timbro verista, pubblicando novelle e racconti (Verso la nuova aurora, Firenze 1900; I cenci, Milano 1901; Attraverso il prisma, ibid. 1904 ...
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PELUZZI, Eso
Francesca Franco
PELUZZI, Eso. – Nacque a Cairo Montenotte (Savona) il 6 gennaio 1894 da Giuseppe, liutaio, e da Placida Rodino, fotografa, quinto di otto figli.
Nutrì inizialmente il sogno [...] alla LXVI Esposizione della Società di belle arti di Genova con Le comari al sole e I decaduti, dall’impronta verista. Sulla scorta della lezione di Angelo Morbelli, sviluppò presto nuovi soggetti di gusto divisionista e tono austero incentrati sul ...
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PEDERZINI, Giovanna Elisabetta Anna
(in arte Gianna
Giancarlo Landini
). – Mezzosoprano, nacque a Vò Sinistro d’Avio (Trento) il 10 febbraio 1900, da Bartolomeo, negoziante nato a Caprino Veronese [...] 1933 a Torino, dove nel 1937, 1938 e 1940 partecipò anche a tre dei popolarissimi Concerti Martini&Rossi; il repertorio verista, caro al gusto dell’epoca, con Conchita nel 1936 (ripresa nel 1939, a Roma, sempre sotto la direzione dell’autore), L ...
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LILLONI, Umberto
Renata Casarin
Nacque a Milano il 1° marzo 1898 da Francesco, mobiliere, e da Adele Ottazzi. Si formò all'Umanitaria, scuola professionale per artigiani e nel 1915, superata l'ostinata [...] esempio nell'intenso volto di Mariuccia (1925), sua futura moglie. La cultura del ritratto romantico e la tradizione verista lombarda lo portarono a fissare nei volti delle contadine (Ragazza medolese e Contadinella medolese, 1922, coll. R. Lilloni ...
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MISASI, Nicola
Vittorio Cappelli
MISASI, Nicola. – Nacque a Cosenza il 4 maggio 1850 da Francesco Saverio, ispettore carcerario, e da Giuseppina De Angelis.
Cresciuto nell’ambiente della piccola borghesia [...] Iannuzzi, Introduzione a N. Misasi. Pagine calabresi, cit., pp. 5-31; P. De Seta, N. M. e il movimento romantico-verista in Calabria, Cosenza 1969; L. Rodotà, Visioni e voci della vecchia Cosenza, Cosenza 1969, ad nomen; G. Cassiani, Rievocazione di ...
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GAGLIARDI, Cecilia
Roberto Staccioli
Nacque a Roma nel 1881: non se ne hanno ulteriori dati anagrafici. Dotata d'una bella voce di soprano studiò al conservatorio di S. Cecilia di Roma con Zaira Cortini [...] imposta dall'affermarsi dello stile di canto "verista" provocò alla G. una grande stanchezza fisica la tradizione del soprano drammatico d'agilità ottocentesco in piena epoca "verista".
Fonti e Bibl.: Recensioni in Il Messaggero, 1-6 marzo ...
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LAFORÊT, Alessandro
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 marzo 1863 da Eugenio e da Teresa Rovida. Studiò all'Accademia di belle arti di Brera, sotto la guida di A. Borghi e di F. Barzaghi, ed esordì [...] al Canto della camicia di T. Hood, che mitigava l'influsso di G. Grandi con i dettami della tradizione verista. Quest'opera, che valse all'autore il premio Tantardini dell'Accademia, fu premiata successivamente all'estero in numerose esposizioni ...
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PRAGA, Marco
Silvio D'AMICO
Commediografo, figlio del precedente, nato a Milano nel 1862, morto a Como nel 1929. Fece studî di ragioneria, e giovanissimo fu contabile in un'opera pia. Dopo due tentativi [...] osservata con virile tristezza in uno stile nervoso e tagliente; fu annoverato fra i nostri migliori commediografi del periodo "verista". Della sua autorità d'artista si valse anche nel campo pratico, dando preziosa opera all'organizzazione e all ...
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IGLÉSIAS, Ignasi
Carlo Boselli
Poeta e drammaturgo catalano, nato a San Andrés de Palomar (Barcellona) il 19 agosto 1871, morto a Barcellona il 9 ottobre 1928. Figlio d'un ferroviere, cresciuto in ambiente [...] in Catalogna, e senza dubbio il più rappresentativo del teatro catalano moderno. La gioventù lo considerava il capo della scuola verista-individualista; e il popolo riconosceva in lui il poeta della bontà e il cantore degli umili. L'opera sua ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...