OLLER MORAGAS, Narciso
Carlo Boselli
Romanziere e novelliere catalano, nato a Valls il 10 agosto 1846, morto a Barcellona il 26 luglio 1930. Laureatosi in legge all'università di Barcellona e quivi [...] , Zola. Fu grande amico di quest'ultimo, come pure di Daudet, Mistral, Giacosa, Rovetta. Pur essendo scrittore nettamente verista, i suoi personaggi non si distinguono per istinti brutali, né pretendono di erigersi a simboli.
Ediz.: Obres completes ...
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Vedi PREISTORICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PREISTORICA, Arte
A. M. Radmilli *
P. Graziosi *
S. M. Puglisi
E. Castaldi
S. M. Puglisi
Gli argomenti trattati in questa voce riguardano principalmente [...] bastoni forati in corno di alce decorati da gruppi di linee parallele; a questi oggetti si aggiungono due rudimentali rappresentazioni veriste, una testa di cavallo incisa su pietra e una testa di bovide graffita su un ciottolo. Dalla Grotta Polesini ...
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LORENZETTI, Carlo
Francesca Franco
Nacque a Venezia il 4 apr. 1858 da Francesco, artigiano, e da Lucia Pignatta. Dopo aver ricevuto una prima istruzione presso la scuola di carità fondata dai fratelli [...] come alla causa patriottica, esordì nel 1883 all'Esposizione nazionale di belle arti di Roma con le opere di matrice verista Art. 88 del codice penale (bronzo) e Il primo furto (VII comandamento). Nel 1887, alla V Esposizione nazionale artistica di ...
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CHITI, Remo
Magda Vigilante
Nato a Staggia Senese (Siena) il 26 nov. 1891, si trasferi per ragioni di studio a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale, vivo e stimolante, delle riviste [...] del Teatro futurista sintetico (Milano, 11 genn. 1915).
Il teatro futurista sostituì alle strutture tradizionali del dramma verista i nuovi moduli della sinteticità, della simultaneità e dell'irrealtà. Atti consistenti spesso in una sola scena, in ...
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GUASTAVINO, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Loano, presso Savona, nel novembre 1858 da Giovanni Francesco e Luigia Romella. Rimasto orfano del padre, ufficiale della Marina sarda, si trasferì con la [...] pseudonimo di Japhet ebbe modo di presentare al pubblico un nutrito gruppo di liriche, improntate a uno stile "meno verista e più scapigliato, aperto a disparate suggestioni" (Villa, 1969, p. 44), e poi particolarmente apprezzate da G. Carducci, che ...
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MARIANI, Maddalena
Simone Ciolfi
MARIANI (Mariani Masi), Maddalena. – Nacque a Firenze nel 1850, o forse nel 1849; non sono noti i nomi dei genitori. Studiò pianoforte al conservatorio L. Cherubini [...] all’usura delle sue doti vocali. Il veloce declino non le consentì di affrontare le prime opere del repertorio verista, anticipato proprio dagli atteggiamenti espressivi del suo stile vocale e delle sue doti di recitazione.
Altra opera della quale ...
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FRANCIOLINI, Giovanni Battista (Gianni)
Francesco Bono
Nato a Firenze il 1° giugno 1910, il F. si trasferì non ancora ventenne a Parigi, dove si interessò ai movimenti d'avanguardia ed entrò in contatto [...] vi confermò la propria abilità nella creazione di atmosfere sensuali e cupe, riconducibili a evidenti influenze della scuola verista francese (dei registi J. Renoir e M. Carné in particolare).
Nel quadro della conformistica produzione cinematografica ...
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DISCOVOLO (di Scòvolo, Scòvolo), Mario
Maria Flora Giubilei
Nacque a Castiglione d'Intelvi (Como) da Luigi Paolo Scòvolo e Luigia Damiani il 25 sett. 1840. In età giovanile fu indirizzato agli studi [...] a Londra una piccola tela, Primavera, che venne notata dalla stampa (Cimaschi, 1963). La tecnica pittorica e gli intendimenti più veristi dell'opera del D. si evolsero negli ultimi anni: dal riferimento esplicito alla pittura di macchia (in Dopo la ...
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CARMINATI, Antonio
Luisa Giordano
Nacque a Brembate di Sotto (Bergamo) il 2 giugno 1859 da Francesco e da una Marianna.
Il C. entrò a Brera nell'anno 1874 e ebbe come maestro di scultura E. Butti; la [...] Gall. d'arte moderna), dove tuttavia la duttilità del materiale viene sfruttata a effetti luministici, pur nell'impostazione verista della figura. Cadenze di più accentuato verismo sono avvertibili nel S.Luigi Gonzaga che soccorre un appestato dello ...
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MARTÍNEZ SIERRA, Gregorio
Scrittore spagnolo, nato a Madrid nel 1881. Alla sua feconda opera ha collaborato la moglie María de la O Lejárraga (nata nel 1880, sposatasi nel 1899), che non poco ha influito [...] e dramma insieme, è sempre aderente alla realtà, sicché a volte sa trovare con vigore pittorico il tratto naturalistico e verista, e nello stesso tempo non dimentica di trasferire l'azione modesta e l'umanità travagliata in un'atmosfera affettuosa, d ...
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verista
s. m. e f. [der. di vero] (pl. m. -i). – Rappresentante, esponente del verismo: i maggiori v., nella narrativa, sono stati Verga e Capuana, in pittura i macchiaioli. In funzione di attributo, anche in senso più ampio: uno scrittore,...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...