DAL ZOTTO, Antonio
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Nacque a Venezia, il 7 maggio 1841, in famiglia di origine camica, da Giovanni e da Rosa De Chiara. Ancora fanciullo imparò a maneggiare lo scalpello [...] nella Torre monumentale di San Martino della Battaglia. Se il pregio di quest'opera non andava oltre un facile verismo ottenuto con l'abile padronanza dei mezzi tecnici, un felice equilibrio tra ispirazione eroica e rigore formale lo scultore ...
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GRASSIA, Francesco, detto Franco Siciliano
Alessandro Serafini
Nacque a Palermo in data imprecisata, ma quasi certamente prima del 1640 (Faldi, p. 38). L'origine palermitana è testimoniata dallo stesso [...] , mentre in cima un'aquila sorregge una cartella con l'iscrizione "ambient terrena gentiles". Molto espressiva, di un verismo minuzioso, è la testa del santo che pare debitrice della ritrattistica di Alessandro Algardi. Notevoli soprattutto sono l ...
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PACETTI, Iva
Giancarlo Landini
– Soprano, nacque a Prato il 12 dicembre 1899, figlia di Pietro (ignoto il nome della madre).
Iniziò lo studio del canto a 15 anni nella città natale, con Ferruccio Cecchini [...] . Vi aggiungeva la dizione nitida, l’accento scandito, un fraseggio acceso e un canto appassionato, legato al gusto del verismo, allora imperante, ma capace di dare vitalità a tutti i personaggi che interpretava. Per questo, come Maria Caniglia e ...
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PIETRI, Giuseppe
Andrea Sessa
PIETRI, Giuseppe. – Nacque il 6 maggio 1886 a Sant’Ilario, sull’isola d’Elba, quartogenito di Giovanni, ex capitano di mare e direttore del locale ufficio postale, e di [...] ; Pipers Enzyklopädie des Musiktheaters, V, München 1994, pp. 6 s.; S. Scardovi, L’opera dei bassifondi. Il melodramma ‘plebeo’ nel verismo musicale italiano, Lucca 1994, pp. 125 s.; F. Colella, G. P. musicista italiano, Livorno 1996; R. Piano, Addio ...
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GUASTAVINO, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Loano, presso Savona, nel novembre 1858 da Giovanni Francesco e Luigia Romella. Rimasto orfano del padre, ufficiale della Marina sarda, si trasferì con la [...] a Genova tra il 1870 e il 1900, in Boll. della Domus Mazziniana, XIV (1968), 2, p. 87; E. Villa, Scapigliatura e verismo a Genova, Roma 1969, ad ind.; M. Dolcino, Genova anni ruggenti, 1900-1920, Genova 1969, p. 75; G. Giacchero, Genova e Liguria ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] , 1904), di Venezia (1901, 1907), e di Roma (1908), caratterizzate invece da una tendenza sempre più marcata verso un verismo raggelato in formule di maniera o in stilismi decorativi, che l'avvicinano talvolta al Bistolfi. Lo sforzo di esprimere la ...
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DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] popolari appare diviso tra immedesimazione e distacco, tra denuncia e accomodamento paternalistico. Residui di un verismo pittoresco o bonariamente canzonatorio e squarci di una sconvolgente forza polemica, georgica pascolianeggiante e inedite ...
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D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] da Umberto I, e Proximus tuus, composizione in gesso bronzato con cui il D. si pose fra i maggiori esponenti del verismo sociale italiano.
La figura dello scarno zappatore seduto a terra con le gambe divaricate e l'espressione inebetita dalla fatica ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] del buffone Menecrate); più sulla spregiudicata attediata licenziosità dei sensi (studiata con un'attenzione che tende a volgere al "verismo") che non sulla tirannia politica; più sui sordidi capricci e le follie che non sulla lucida coscienza del ...
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JACOMETTO Veneziano
Alessandro Serafini
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo artista, il cui nome è stato tramandato da due sole fonti: la lettera di Michele de Placiola a Ermolao Bardelino [...] fretta. La tavola ritrae una donna non più giovane, dal doppio mento e il lungo naso appuntito, e proprio l'accentuato verismo ha fatto anche pensare alla mano di Jacopo de' Barbari (Aikema - Brown, p. 326). Vicino a queste opere, forse antecedente ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...