LOOY, Jacobus van
G. I. HOOGEWERFF
Johannes Lodewijk WALCH
Pittore e scrittore, nato a Haarlem il 12 settembre 1855, morto ivi nel 1930. Studiò pittura nell'Accademia di belle arti. Vincitore del premio [...] scene di strade spesso d'Oriente, interni, ritratti. L'atmosfera locale e la luce, spesso serale, sono rese con verismo moderato, in modo mirabile. Opere principali nei musei di Amsterdam, Rotterdam (interno del Bargello di Firenze, 1884), Dordrecht ...
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SCHILLINGS, Max von
Guido Maria Gatti
Compositore di musica e direttore d'orchestra, nacque a Düren (Renania) il 19 aprile 1868, morto a Berlino il 24 luglio 1933. A Monaco iniziò la sua carriera di [...] coprì la carica di intendente dell'Opera di stato. Scrisse tre opere, influenzate allo stesso tempo dal Wagner e dal verismo, che ebbero successo: Ingwelde (1894), Der Pfeifertag (1899), Moloch (1906), e una Mona Lisa (1915) di stile più chiaro, che ...
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Pittore e incisore (Pietroburgo 1865 - Mosca 1911), figlio di Aleksandr Nikolaevič. Studiò giovanissimo con I. E. Repin e poi all'accademia di Pietroburgo; viaggiò spesso e a Parigi fu influenzato da J. [...] dal sole, 1888; L'attrice M. Jermolova, 1905, ecc., tutti alla gall. Tret´jakov), opere che rivelano, accanto al verismo tradizionale russo, l'apertura alle nuove correnti occidentali. Professore alla scuola d'arte di Mosca (1897-1909), nell'ultimo ...
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PEREDA y PORRUA, José María de
Carlo Boselli
Scrittore spagnolo, accademico e deputato, nato a Polanco (Santander) il 6 febbraio 1833, morto a Santander il 1° marzo 1906. Abbandonati gli studî di matematica [...] di Cervantes. Cultore del romanzo regionale e rurale, per quanto nemico dichiarato del verismo francese, fu tuttavia uno scrittore nettamente verista, ma d'un verismo genuino e tradizionale nella grande arte narrativa della Spagna. Ebbe in disdegno i ...
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ZONARO, Fausto
Pittore, nato a Masi (Padova) il 18 settembre 1854, morto a San Remo il 19 luglio 1929. Fece dapprima il decoratore; studiò in seguito pittura a Verona, a Roma, a Napoli, a Venezia. Nel [...] 'imbarcò nel 1892 per Costantinopoli, dove, salito in fama, fu nominato pittore di corte del sultano ‛Abd ul-Hamīd.
Un verismo narrativo agevole e senza pretese, viene applicato dall'artista ai più varî soggetti, da quelli storici a quelli di costume ...
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GOLA, Emilio
Raffaele Calzini
Pittore, nato il 22 febbraio 1851 a Milano, dove morì il 21 dicembre 1923. Laureatosi in ingegneria, si diede alla pittura sotto la guida di S. De Albertis, ma nella sua [...] venne a contatto con forme nuove. Pittore di figura e di paesaggio, nemico di ogni forma volgare e del pittoresco verismo, fu un solitario. La critica cominciò a occuparsi più largamente di lui nel dopoguerra. I suoi Ritratti femminili, i Paesaggi ...
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HOLZ, Arno
Lavinia Mazzucchetti
Poeta tedesco, nato a Rastenburg nella Prussia orientale il 26 aprile 1863, morto a Berlino il 26 ottobre 1929. Debuttò ventenne con versi ispirati ancora all'ammiratissimo [...] e trae ispirazione dalla metropoli, dai dolori del proletariato, dai miracoli della vita moderna. Pochissimi anni dopo, il contatto col verismo francese e russo si fa più stretto: H. giunge al "naturalismo conseguente", allo "stile del secolo", a un ...
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Scultore, nato a Viterbo il 31 maggio 1816, morto il 1° giugno 1892 a Firenze, dove da giovane s'era trasferito. Fu dapprima orafo: nel 1838 si recò a Vienna, dove studiò incisione nell'Accademia. Forzato [...] 'Accademia, sotto la guida di Lorenzo Banolini, poi, quale pensionato del governo toscano, a Roma, con Pietro Tenerani. Fra il "verismo" del primo e il "purismo" del secondo il F., artista di transizione, dedusse un suo stile morbido e pacato, di una ...
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DALLA RIZZA, Ermenegilda (Gilda)
Maurizio Tiberi
Nacque a Verona il 13 ott. 1892, secondogenita (il fratello maggiore Danilo morirà a 13 anni) di Guglielmo, di professione amministratore, e di Maria [...] , pp. 59 ss.; V. Levi-G. Botteri-I. Bremini, Il Comunale di Trieste, Trieste 1962, pp. 269-296, 298, 303; F. G. Rizzi, Verismo e bel canto, Venezia 1964, pp. 32, 62, 133 s., 136 s.; C. Gatti, Ilteatro alla Scala…, Milano 1964, I, pp. 259, 261, 263 ...
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Pseud. del conte Luciano von Ingenheim, scrittore italiano di famiglia oriunda tedesca (Calprino, Canton Ticino, 1868 - Parigi 1929). Fu uno dei primi collaboratori del Marzocco; diresse (1898-1900) un [...] sera. Nella sua copiosa produzione, comprendente romanzi e novelle, egli mirò a rappresentare, con uno spirito che lo ricollega al verismo lombardo, la società mondana del suo tempo, in una serie di quadri, figure e situazioni dominati dall'intrigo d ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...