Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] a guardarla la gente ammutoliva, quasi ci fosse il morto lì davanti, e per questo la chiamavano la Signora (I Malavoglia, in Verga 19792: 47)
che riprende un passo dei Promessi sposi (Manzoni 1954: 148) relativo alla monaca di Monza: «e per questo la ...
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Critico letterario italiano (Reggio di Calabria 1929 - Roma 2021). È stato professore di letteratura italiana presso l'Univ. di Roma "La Sapienza", dove dal 1995 ha insegnato storia della critica letteraria. [...] : esperienze e forme di teatro dal "Decameron" al "Candelaio" (1974). Studioso di Pirandello e di Verga (Immagini di Pirandello, 1979; Storia di Verga, 1982; Ritratto di Pirandello, 1983), ha diretto la Rivista di studi pirandelliani. Altre sue opere ...
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PAZZIA (lat. scient. alienatio mentis; fr. folie; sp. locura; ted. Geisteskrankheit; ingl. insanity)
Sante De Sanctis
1. Concetto di pazzia. - Nell'antichità e presso i primitivi la pazzia fu ed è concepita [...] da J.-E.-D. Esquirol a J. Guislain, da P. Zacchia a G. S. Bonacossa, a F. Bonucci, ad A. Verga, ecc., tutti la considerarono come un'affezione cerebrale senza alcun riguardo alle proprie convinzioni filosofiche. Vincenzo Chiarugi, che si può dire il ...
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FILIBERTI
Renata Massa
Famiglia di orefici, fonditori e orologiai attivi a Brescia e a Bergamo dal secondo quarto del XVIII secolo agli inizi del XIX.
Giovanni Battista, figlio di Giovanni Pietro, nacque [...] Pola 1992, pp. 133(per Antonio), 137 (per Giovanni Battista), 138(per Giuseppe), 152, 159, 164 (per Pietro); M. Verga Bandirali, Gli argenti della parrocchiale di Offanengo, in Incula Fuldaria. Rass. di studi e documentazioni di Crema e del Cremasco ...
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Attrice italiana di origine tedesca (Modena 1862 - ivi 1937). Nel 1882 entrò nella compagnia di G. Emanuel, che subito le affidò parti di prima attrice, e fu con lui fino al 1894. Passò poi con la compagnia [...] , la R. interpretò con maestria il teatro shakespeariano, ma anche il repertorio italiano contemporaneo (La Lupa di G. Verga, 1896). Si cimentò brillantemente in tutti i generi, fra cui la commedia: famosa, fra le altre, la sua interpretazione ...
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Scrittore italiano (Salerno 1904 - Roma 1990). Esordì con un libro di versi, Aver vent'anni (1929, rielaborati, più tardi, e raccolti con altri nuovi, in Poesie a ritroso, 1962); seguirono un romanzo, [...] un problematismo a fondo psicologico: Saggio su Tozzi (1936); Grazia Deledda e il decadentismo (1938); L'arte del Verga (1941); Dostoevskij (1953); Narratori anti-narratori (1953); Tutto D'Annunzio (1960); Studi sul Manzoni (1962); D'Annunzio a ...
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FERRARI, Euseibio
Giovanni Romano
Originario probabilmente di Vercelli, figlio di Bernardino di Pezzana, è con tutta verosimighanza da identificare con il "magistro Eusebio fabricatori", responsabile [...] confratelli della Compagnia di S. Anna a Vercelli per la pala dell'altar maggiore della loro chiesa (di fronte al palazzo Verga sopra citato).
Pochi giorni dopo (30 luglio 1508) il F. ricevette 20 fiorini di anticipo per la pala commessa a Gaudenzio ...
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Luperini, Romano. – Critico letterario e scrittore italiano (n. Lucca 1940). Docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Siena e professore aggiunto all'Università di Toronto, [...] calibro di V. Foa. Come critico letterario si è occupato soprattutto del periodo tra il naturalismo e l’avanguardia e di G. Verga e E. Montale. È stato coautore del libro di testo, presente in numerose edizioni pensate per diversi tipi di ordinamento ...
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DE MARCHI
Sergio Guarino
Famiglia di intagliatori cremaschi attivi a Bologna nei secoli XV e XVI. Capostipite dovrebbe essere Iacopo, menzionato come "plasticatore" attivo nel convento di S. Agostino [...] a lavorare ad alcuni ornati lignei nel palazzo pubblico della stessa città, ma non si può escludere un caso di omonimia (Verga Bandirali, 1965, p. 62), così come per il Giacomo De Marchi detto "degli scrigni", attivo a Cremona nel 1503 (Luchini, 1894 ...
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Bernardino di Fosco
Augusto Vasina
Nella rassegna dei Romagnoli, rievocati da D. per voce di Guido del Duca nella seconda cornice del Purgatorio, un particolare rilievo ha B. di F. da Faenza. Di lui [...] di una persona di umili natali: Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? / quando in Faenza un Bernardin di Fosco, / verga gentil di picciola gramigna? (Pg XIV 101): dove, accanto al rimpianto del poeta per l'ordinata vita delle generazioni passate ...
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verga
vérga s. f. [lat. vĭrga]. – 1. a. ant. o letter. Ramo non grosso; ramo secondario: umil colle ..., Ove ’l gran lauro fu picciola verga (Petrarca). b. Bacchetta, bastone lungo e sottile: le verghe dei littori; fustigare, fustigazione...
vergare
v. tr. [der. di verga] (io vérgo, tu vérghi, ecc.). – 1. non com. Percuotere, battere, fustigare con una verga o con verghe: lo presero e lo vergarono a sangue; com. nell’uso tosc. anche nella costruzione v. a qualcuno una legnata,...