La forma corretta è avrebbe potuto essere modificato. Con i verbi modali, in presenza di un infinito passivo (in questo caso: essere modificato) l’ausiliare del verbo reggente è avere. ...
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Dipende dal verbo a cui capofila si accompagna e dal tipo di argomento cui si lega. Con essere, in qualità di nome del predicato, vuole la preposizione di: l'azienda è capofila di una serie di importanti [...] imprese del settore. Con fare, in funzione pr ...
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Il verbo venire, seguìto dalla preposizione da, significa 'sentire l'impulso': mi viene da ridere, da piangere, da dire, da pensare. Non c'è una “regola”, siamo in presenza di un uso che si è consolidato [...] nel corso del tempo. ...
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Questa concordanza a senso (soggetto singolare collettivo + verbo di numero plurale) non è ignota alla lingua italiana, anzi si può dire che, come altri popolarismi sintattici, ne percorre come un fiume [...] carsico tutta l’estensione, fino ai giorni nos ...
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La definizione è fuorviante, poiché derivato è, «in linguistica, vocabolo che trae origine da una forma preesistente» (Vocabolario Treccani.it). Vocabolo, dunque, non nome. Vocabolo è un verbo, un nome, [...] un aggettivo, ecc. Il Gradit di Tullio De Maur ...
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“Strano” è un aggettivo qualificativo, collocato in una proposizione dichiarativa fortemente ellittica e dislocata a destra, col verbo “essere” (“è”) sottinteso (= è strano: oggi non è uscito il giornale). [...] Per l’analisi logica, “strano” è nome del p ...
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Provocante viene da provocare, in quanto participio presente, di solito aggettivato, e del verbo mantiene anche la semantica. Provocare vuol dire anche 'indurre a provare un sentimento negativo', 'offendere [...] con l'intenzione più o meno esplicita di i ...
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No, è una costruzione italianissima. Stare + gerundio esprime in italiano lo svolgimento di un'azione, segnala l'aspetto progressivo dell'azione indicata dal verbo (in questo caso: uscire). Se il caffè [...] è quasi pronto, vuol dire che la sua uscita non ...
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La Grammatica italiana della Treccani ci dice che «nei tempi composti il verbo vivere può essere usato, sia con l’ausiliare essere, sia con l’ausiliare avere (che sembra essere quello più usato nell’italiano [...] contemporaneo)». L'incremento dell'uso de ...
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Nel secondo caso, saremmo in presenza di una intensificazione emotivo-espressiva della condizione rappresentata dal verbo sentire. Tale intensificazione, comune da pochi decenni nella lingua non soltanto [...] parlata e non soltanto colloquiale (a partire ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...