seccare
Lucia Onder
Letteralmente il verbo vale " inaridire ", nell'immagine di Pg XXII 51 E sappie che la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui [nel Purgatorio] [...] Luc. 23 31; Ezech. 20, 47) la pena del peccato è dipinta come l'inaridire della pianta.
Ancora in una metafora, il verbo s., con costrutto intransitivo pronominale, compare in If XXXII 139, detto della lingua che il poeta si augura non " si paralizzi ...
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studiare (istudiare)
Luigi Blasucci
Il verbo è adoperato in tutte le opere volgari di D. a eccezione delle Rime; è attestato anche nel Fiore. La frequenza maggiore è nel Convivio (nove volte su sedici [...] è da ricercarsi nella presenza di ‛ studio ' come parola tematica in alcuni capitoli del trattato (v. STUDIO).
Il verbo si presenta con una certa varietà di significati, conforme alla ricchezza semantica del sostantivo corrispondente.
Nel senso di ...
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rimirare
Domenico Consoli
Prevale nel verbo il senso di " guardar fissamente, attentamente ", senso non molto dissimile da quello del semplice ‛ mirare ', anche se in r. è talvolta percepibile una connotazione [...] vista); così in Detto 225 il su' nobile stato / sì mette in buono stato / chiunque la rimira.
In altri casi il verbo si accompagna con sfumature di orrore (If I 26), di ammirazione (Pd X 6), di beatitudine (XVIII 14), di amorosa riconoscenza (XIX ...
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LITURA (dal supino litum del verbo lino "ungo", "cospargo")
Gioacchino Mancini
L'espressione indicò propriamente la cancellazione, per pentimento o per nuovo uso, nelle tavolette cerate dello strato [...] di cera già scritto o in corso di scrittura. Significò anche una macchia o sgorbio inavvertitamente fatta nello scrivere con l'atramento. Si disse litura anche la martellatura fatta sulle iscrizioni per ...
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IMPERFETTO
Giacomo Devoto
Tempo del verbo indicante azione non compiuta: concetto introdotto dai grammatici latini in opposizione al perfetto (v.), tempo e sistema di tempi indicanti l'azione compiuta. [...] Opposto è il valore del cosiddetto imperfetto greco, indicante l'azione che si svolge nel passato e chiamato πασῳχημένος insieme col piuccheperfetto (stato di cose raggiunto nel passato). Il valore latino ...
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feci
È il perfetto del verbo latino, che ricorre nel ‛ descort ' trilingue dí dubbia attribuzione: Et quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude? (Rime dubbie V2). ...
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fui
La voce latina del verbo esse è adoperata in Pg XIX 99, dove papa Adriano V dichiara la sua qualità di pontefice: scias quod ego fui successor Petri. ...
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In grammatica, categoria verbale che indica normalmente il realizzarsi dell’azione o dell’avvenimento nel momento in cui avviene la comunicazione linguistica. Accanto a questo valore temporale può esprimere [...] Il p. appare in tutte le lingue che possiedono la flessione verbale, e ha forme proprie in tutti i modi finiti del verbo. Può esprimere anche fatti o avvenimenti passati o futuri rispetto al momento in cui avviene la comunicazione: si hanno così il p ...
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sper
Aferesi franco-veneta del verbo francese esperer, " aspettare ", " attendere "; ricorre nel descort d'amor di dubbia paternità dantesca: je li sper anc, e pas de moi non cure (Rime dubbie V 9). ...
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cobrire
Gianluigi Toja
. Voce provenzale (verbo), " nascondere ", " celare ": ricorre nel secondo dei versi provenzali del passo di Arnaut Daniel: qu'ieu no me puesc ni voill a vos cobrire (Pg XXVI [...] 141) ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...