DOVERE
Il verbo irregolare dovere alterna – a seconda dei modi, dei tempi e delle persone –tre diverse ➔radici: dev-, dov-, dobb-.
• Quando la radice è accentata, si usa dev-
io devo, tu devi, lui [...] deve
• Quando non è accentata, si usano dov- e dobb-
noi dobbiamo, voi dovete, io dovevo, io dovrò, io dovrei, dovuto, dovendo
• C’è poi una quarta radice: debb- che viene usata in alternativa a ...
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arrestarsi
Freya Anceschi
. Il verbo è presente nelle Rime e nella Commedia (con un esempio anche nel Fiore), sempre nella forma del riflessivo, e vale " interrompere il movimento ", " fermarsi ": E [...] se voi foste per le sue parole / mosse a venire inver la donna vostra, / non v'arrestate, ma venite a lei (Rime LXXXV 11); tutto smarrito m'arrestai (If XIII 24); deh, perché non t'arresti? (Pg V 51); ...
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scorticare
Luigi Vanossi
Il verbo ricorre due volte nel Fiore, dov'è sempre in relazione con escorchier del Roman de la Rose. È usato nel suo significato proprio di " strappare la pelle a un animale [...] ", " scuoiare ", in LXXXI 14 Ma' il lupo di sua pelle non gittate, / no gli farete tanto di laidura, / se voi imprima no llo scorticate (Rose 11997 " L'en ne peut oster de sa pel / Le lou tant qu'il seit ...
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regolazione
regolazióne [Der. del verbo regolare: → regolatore] [LSF] L'intervento su fatti, fenomeni, processi naturali per modificarne o disciplinarne le condizioni o lo svolgimento, in base a determinate [...] esigenze. ◆ [BFS] R. allosterica: v. enzima: II 433 b. ◆ [ELT] R. automatica di sensibilità: di un radioricevitore: → sensibilità. ◆ [BFS] R. biologica: v. regolazione biologica. ◆ [BFS] R. degli enzimi: ...
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poetare
Antonio Lanci
Il verbo ricorre per lo più come intransitivo, nel senso di " dire in poesia ", " comporre versi ": Cv II XII 8 de la donna di cu' io m'innamorava non era degna rima di volgare [...] alcuna palesemente po[e]tare; If XXV 99 Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, / ché se quello in serpente e quella in fonte / converte poetando, io non lo 'nvidio (cfr. Met. IV 563 ss. e V 572 ss.); Pg XXI ...
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avvivare
Enrico Malato
. Il verbo compare due volte nel Purgatorio (ma v. anche RAVVIVARE), e sei volte nel Paradiso. Soltanto in Pg XXV 50 [il sangue maschile] poi avviva / ciò che per sua matera fé [...] constare, è usato nel senso suo proprio di " render vivo ", " dar vita ", mentre negli altri casi ha un valore figurato (così anche in Pd II 140 Virtù diversa fa diversa lega col prezïoso corpo ch'ella ...
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sfidare
Andrea Mariani
Il verbo compare una volta nelle Rime e in due luoghi del Fiore; in Rime CIII 40 sembra avere, salvo qualche sfumatura, il senso oggi vulgato, come del resto il suo composto equivalente [...] disfidare: Amore... / alza ad ora ad or la mano, e sfida / la debole mia vita.
Sfida " è interpretato comunemente per ‛ toglie fiducia ', ‛ fa disperare ', come in Cino da Pistoia, O lasso ch'io credea, ...
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assalire
Luigi Peirone
Il verbo è usato in senso proprio (ma inquadrato in un'ampia allegoria) soltanto nel Fiore: La Baronia sì fece parlamento / per devisar ... la qual porta prima assaliranno (LXXXIII [...] 3); La lupa intendo che, per non
fallire / a prender ella pecora o montone / ... ne va, per una, un cento e più assalire (CLXVII 4); Venusso, che d'assalire era presta (CCXX 1).
In senso figurato, più ...
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inarrare
Luigi Vanossi
Il verbo, nel senso di " impegnare dando arra, cioè caparra " (v. ARRA), ricorre due volte nel Fiore. Per CXLVII 8 le mie promesse gli venian fallate, / ch'altre persone m'avieno [...] inarrata, " mi avevano accaparrata ", " si erano assicurati i miei servigi ", cfr. Roman de la Rose 12778 ss. " Trop leur faisaie de durtez / Quant leur faillaie de couvent, / E ce m'avenait trop souvent, ...
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crollare
Emilio Pasquini
Il verbo è sentito da D. come termine prettamente poetico; manca del tutto in prosa.
Transitivo, in senso proprio, vale " scrollare ", " scuotere ", " muovere ", " agitare ", [...] " vibrare ", come quando Cagnazzo, all'ipocrita proposta di Ciampolo, levò 'l muso, / crollando 'l capo (If XXII 107), con atto misto di fiuto istintivo e di melensa furberia, tra l'animalesco e l'umano; ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...