Aufhebung
Sostantivo ted. dal verbo aufheben, che ha duplice significato di «togliere via, eliminare» e di «sollevare, conservare». Con questo termine Hegel esprime il carattere peculiare del processo [...] dialettico, il quale «nega», «supera» un momento, una categoria, ecc., e, al tempo stesso, lo «eleva» e «conserva» in un ulteriore momento, in un’ulteriore categoria, che quindi ne è l’inveramento e il ...
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imbrigarsi
Mario Medici
Il verbo (con la variante embrigare) ha un largo uso in antico, sia nella forma attiva, coi significati propri e coi valori astratti o figurati di " intrigare ", " arruffare [...] ", " ostacolare ", sia in quella riflessiva (col significato di " invilupparsi ", " impicciarsi "), e intransitiva pronominale (" prendersi briga ", " industriarsi ").
Ben documentato, per es., nelle Laudi ...
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jausir
Gianluigi Toja
Verbo provenzale, " gioire ", " godere ": al gerundio in Pg XXVI 144 vei jausen lo joi qu'esper, denan.
Il vocabolo, largamente usato nella lirica trobadorica per esprimere con [...] varietà di valori semantici la gioia amorosa (v. JOI), nel discorso di Arnaut Daniel è trasferito in chiave religiosa, alludendo alla sperata prossima felicità, dopo la purgazione.
Nel verso dantesco forma ...
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impromettere
Vincenzo Valente
Questo verbo, piuttosto comune nel lessico due-trecentesco, appare solo in Pd XXV 87 quello che la speranza ti 'mpromette, dove l'edizione del 1921 legge invece promette.
La [...] lezione è adottata dal Petrocchi sulla scorta dei codici e resta forma del tutto isolata, com'era, nell'ediz. del '21, quella di If II 126, restituita dal Petrocchi alla forma promette. Circa il senso, ...
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disobedire
Lucia Onder
Il verbo è usato da D. in due soli luoghi, sempre contrapposto al suo contrario ‛ obedire ': con costrutto transitivo, in Cv IV XXIV 13 se lo re comanda una via e lo servo ne [...] comanda un'altra, non è da obedire lo servo; ché sarebbe disobedire lo re, e così sarebbe transgressione; con costrutto assoluto, in Pd VII 100 Non potea l'uomo ne' termini suoi / mai sodisfar, per non ...
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esclamare
Il verbo è usato due volte nel Convivio: in IV XXIX 4 A la prima questione risponde Giovenale ne l'ottava satira, quando comincia quasi esclamando...; in II II 5 E quasi esclamando... dirizzai [...] la voce mia in quella parte onde procedeva la vittoria del nuovo pensiero... e cominciai a dire:
‛ Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete ', in cui sembra usato nel senso di " proclamare, affermare, dire ...
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organizzato
Alessandro Niccoli
Il verbo è usato nel linguaggio dell'embriologia del tempo per indicare il processo attraverso cui nell'embrione si formano gli organi: " compiuto d'organizzare lo feto [...] nel ventre della madre... l'onnipotente Iddio crea di nulla l'anima umana nel corpo " (Buti, a Pg IV 1-18). In D. ricorre solo in Cv III VII 1, con il valore di " fornito di organi ": sottilmente armoniato ...
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esse
L'infinito del verbo latino ricorre due volte nel Paradiso. In un caso fa parte di un'intera frase, e vale " esistere " (si est dare primum motum esse, XIII 100); nell'altro è sostantivato: è formale [...] ad esto beato esse [" ad istum statum beatitudinis ", Benvenuto; o " esistenza, vita ", come intende il Chimenz] / tenersi dentro a la divina voglia, III 79. Il termine, in questo senso, indica la ‛ sostanza ...
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parvificare
Il verbo è contrapposto a magnificare (v.), in Cv I XI 19 E perché magnificare e parvificare [" far piccolo ", " sminuire "] sempre hanno rispetto ad alcuna cosa per comparazione a la quale [...] si fa lo magnanimo grande e lo pusillanimo piccolo...
Il significato del termine è precisato e chiarito da pusillanimo; cfr. s. Tommaso: " sicut magnanimus ex animi magnitudine tendit ad magna, ita pusillanimus ...
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scias
- Presente congiuntivo del verbo latino scire, che si registra tra le parole con cui Adriano V afferma solennemente la sua condizione, sulla terra, di pontefice: scias quod ego fui successor Petri [...] (Pg XIX 99).
Il costrutto con ‛ quod ', corrente nel latino medievale, va considerato ricalco del greco (ὅτι). Esso si diffuse specialmente dopo il IV secolo, pure per il tramite della Vulgata di s. Girolamo ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...