L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] (Poggi 1995: 413). Possono derivare da aggettivi (bravo!, giusto!), nomi (peccato!, animo!, cazzo!), avverbi (bene!, fuori!) o verbi (zitto!, guarda!).
Le funzioni delle interiezioni improprie sono di vario tipo: in molti casi attivano una funzione ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] , esse», anche in presenza di un soggetto nominale espresso ([un ˈomen al ven] «un uomo viene»). Ancora, i pronomi atoni ricorrono nelle frasi interrogative posposti rispetto al verbo (ad es. a Parma [e la ˈbela?] «lei è bella?»), e sono usati con i ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] tipo, cioè gruppi di parole formati, ad es., da articolo + nome (come in 12, piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento, preposizione + nome, ecc.; singole parole, come sostantivi (come in 13, piemontese / italiano: Regis 2005: 34 ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] che interessa l’intera penisola, è la riduzione del ➔ congiuntivo in favore dell’indicativo, soprattutto in frasi dipendenti da verbi come credere, ritenere, ecc. (4) e più in generale nelle frasi completive (5) (➔ completive, frasi):
(4) Carlo crede ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] singolare del nome collettivo di solito si accorda al singolare con l’aggettivo, come in
(2) a. (ma si veda anche 3 a.), e il verbo, come in (2) b. (si veda 1 a.):
(2) a. C’è una famiglia alessandrina che ancora adesso sta facendo i conti con i ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] con i suffissi espressivi che consentono al parlante ampi margini per amplificare o diminuire quanto dice, agendo sui nomi, sui verbi e sugli avverbi (il caso di attimino o subitissimo, per indicare un minuscolo periodo di tempo, è emblematico). Ma ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] th e dh. L’islandese conserva i generi (maschile, femminile e neutro) dei nomi, alcuni casi, e un complesso sistema di verbi e pronomi.
Letteratura
Dalle origini al 19° secolo
La prima letteratura islandese in versi e in prosa si sviluppa durante il ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] l’uso di amb (lat. apud) nel significato di con, come in provenzale. Caratteristiche sono le prime persone di certi verbi in -ch ‹k› (caych «cado»), la desinenza -ì della prima persona nei perfetti deboli (cantì «cantai»).
I dialetti catalani si ...
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TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] in Lp quanto in La, per stabilire relazioni omologiche: per es. la diversa modalità di rappresentazione della deissi spaziale nei verbi di movimento, in due o più lingue (Arcaini 1986).
In sostanza si possono ritenere acquisiti alcuni punti fermi ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] la congruenza dipenda dalle strutture delle lingue di arrivo di un prestito che si diffonde e quanto essa possa variare. Per i verbi, l’inglese, in cui sono ridotti alla radice, si distingue di più dalle altre lingue, mentre per il sostantivo è l ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...