Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] l’aggiunta di -ismo o -erìa o del suffissoide -(o)logìa, e ancora con l’anteposizione di non- o anti-; o ai verbi ottenibili coi suffissi -izzare o -eggiare.
Ma il passaggio dal conio d’occasione (ristretto all’oralità o alla scrittura individuale) a ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] realizza l’enunciato (Mortara Garavelli 1971; Cresti 1998). Un enunciato nominale può dunque contenere anche uno o più verbi coniugati a patto che esprimano un’informazione secondaria, il che nello scritto si realizza tipicamente quando compaiono in ...
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SOGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni soggettive sono proposizioni subordinate ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione di soggetto della proposizione reggente [...] una constatazione (risultare, constare ecc.), le espressioni impersonali si sa, si dice, si vede ecc., le costruzioni con il verbo essere + aggettivo o sostantivo
Ci risulta che è assente
Si vedeva che stava male
È chiaro che questa squadra vincerà ...
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TU O TE?
Il pronome personale tu si usa sempre con funzione di ➔soggetto
Non sarai certo tu a impedirmi di esprimere la mia opinione
«Sei tu che ti lamenti, io mi accetto» (M. Mazzantini, Venuto al [...] un altro soggetto
A quanto pare siamo rimasti soltanto io e te
– quando svolge la funzione di complemento ➔predicativo del soggetto, con verbi come essere, sembrare, parere
Io non solo te, io non sono te, non sono solo te (E. Marrone, Non sono ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] modo certo che nella fase indoeuropea unitaria l’uso del g. con i nomi coesisteva con quello libero e con quello con i verbi; ma questi due ultimi sembrerebbero più antichi. Si avevano così i g. di tempo e di spazio (ἠοῦς «di mattina», ἐρείσατο χειρὶ ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] lingua a grande forza integrativa, cfr. Małecka 1997).
Passando agli adattamenti lessicali, la prima constatazione è che il prestito di verbi italiani è molto più raro in inglese che non in francese o in tedesco, forse perché queste due lingue hanno ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] sia ➔ numero (buon-o masch. sing., buon-a femm. sing., buon-i masch. plur., buon-e femm. plur.). Nei verbi (➔ coniugazione verbale), la prima persona singolare del presente indicativo si esprime tramite l’aggiunta di un solo suffisso monovocalico ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] deve la sua forma attuale alla contaminazione con il suo antonimo prendere (< lat. pre(he)ndere), e similmente il verbo uscire (lat. exīre), deve la vocale posteriore a contaminazione con uscio (lat. tardo ūstiu(m), variante di ōs «bocca, apertura ...
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NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di [...] all’anice: ce ne (= di queste) sono ancora?
In alcuni casi ne è usato solo per intensificare l’azione espressa da alcuni verbi intransitivi nelle costruzioni con i pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi
Me ne vado via
Se ne stava tranquillo a ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] infatti non lo è, nella proposizione cui ci si riferisce) e che comunque non è necessariamente uguale al soggetto del verbo «avere» (la terza persona plurale habent): insomma, chi detiene le ricchezze può non coincidere con chi le ha investite.
Tale ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...