La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] » + infinito con valore di futuro: je vais manger «sto per mangiare, mangio tra poco»; in portoghese la prima persona plurale del verbo ir «andare» seguita da infinito ha assunto il valore di marca di imperativo: vamos levá-lo para o carro «andiamo a ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] per plurale superfici;
(e) i termini uscenti in -i già al singolare: ipotesi, oasi;
(f) i composti verbo + verbo: dormiveglia, leccalecca, toccasana (altre parole complesse oscillano e presentano, ma con minore frequenza, plurali: agriturismo, pronto ...
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ATTENUATIVI, SUFFISSI
Nell’ambito dei meccanismi dell’➔alterazione, si dicono attenuativi i ➔suffissi che attenuano il significato della parola alla quale si aggiungono.
Questi suffissi possono essere [...] utilizzati con aggettivi
malato ▶ malaticcio
rosso ▶ rossiccio
ma anche con alcuni verbi (in questo caso il suffisso può avere funzione, oltre che attenuativa, anche leggermente peggiorativa)
cantare ▶ canticchiare
vivere ▶ vivacchiare. ...
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MOTO DA LUOGO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di moto da luogo è il complemento che indica il luogo o la persona da cui qualcosa o qualcuno proviene, in senso sia proprio, sia figurato. [...] Dipende da verbi di movimento, come arrivare, uscire, togliere ecc.
Può essere introdotto dalle preposizioni da, di
Esco da Milano
Questo fumo arriva dalla cucina
Da dove arrivano queste informazioni?
Ti avverto appena esco di casa
Se indica il ...
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STATO IN LUOGO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di stato in luogo indica il luogo in cui avviene un’azione, accade un fatto, o si trova una persona o un oggetto.
Di solito è introdotto [...] da verbi che indicano quiete e permanenza (essere, trovarsi, rimanere, restare) e dalle preposizioni in, a, da, su, per, tra, sopra, sotto, fuori, dentro e dalle locuzioni preposizionali nei dintorni di, nei pressi di, vicino a, accanto a e così via ...
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Informatica
Termine riferito a una istruzione di programma che definisce la struttura o il tipo dei dati, oppure la quantità o la locazione della memoria, richiesta per essi o anche il valore di costanti, [...] che esprimono comunicazione.
In sintassi, di proposizione che sia l’enunciato di una comunicazione, seguente a un verbo che esprima l’idea del ‘dire’. Tra le congiunzioni coordinative, sono d. quelle che introducono una proposizione che spiega ciò ...
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-GNA O -GNIA, -GNE O -GNIE, -GNO O -GNIO?
Le parole che terminano in questo modo non vanno mai scritte con la i, purché questa non sia accentata
campagna, montagne, disegno
L’unica eccezione è costituita [...] da alcune voci dei verbi in ➔-gnare. ...
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Le parole che terminano in questo modo non vanno mai scritte con la i, purché questa non sia accentata
campagna, montagne, disegno
L’unica eccezione è costituita da alcune voci dei verbi in ➔-gnare. ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] , altro, tutto, bello, nuovo, diverso, certo, stesso, vero, grande.
La vaghezza semantica è evidente non solo nell’uso dei nomi e dei verbi, ma anche nell’uso di modificatori; si noti ad es. l’uso di tipo in (10):
(10) questo non sarà un gran jazz ma ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] .
Elman (1990) ha mostrato in altre simulazioni come sia possibile l'emergere di categorie linguistiche astratte (per es. verbo o nome) in sistemi che sono esposti al linguaggio parlato nel loro ambiente, senza che sia necessario postulare che tali ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...