PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano [...] a?)
sotto (➔sotto o sotto a?)
le preposizioni improprie possono essere usate anche con altri ruoli grammaticali (aggettivi, verbi o avverbi) e rappresentano un insieme aperto;
– le preposizioni articolate, risultanti dalla fusione di una preposizione ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] (anche polirematici; ➔ polirematiche, parole) contenenti un elemento femminile: tali sono i numerosi verbi pronominali o ‘procomplementari’ (➔ pronominali, verbi) con il clitico -la o con -sela o -cela: avercela, bersela, darla, farcela, farla grossa ...
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Morfologia
Francesco De Renzo
La struttura delle parole
La morfologia scava dentro le parole. Al loro interno le parole possono contenere elementi che ci permettono di distinguere, per esempio, i nomi [...] concordiamo nomi e aggettivi (libro rosso, e non rossi o rosse), articoli (il libro e non i o le o la libro), nome e verbo (il cane gioca con la palla e non il cane giocano con la palla). Per tali ragioni, in questi casi si tende dunque a parlare ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] ;
(c) le forme di prima e terza persona singolare del ➔ futuro: mangerò, correrà, dormirò e (con l’eccezione dei verbi in -ere) di terza persona singolare del passato remoto: mangiò, dormì;
(d) i composti di monosillabi: nontiscordardimé, tiramisù ...
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ACCENTO, ACUTO O GRAVE
Gli accenti acuto e grave sono i due accenti grafici usati nell’italiano contemporaneo.
• L’accento acuto, posto sulle vocali e e o, indica che queste devono essere pronunciate [...] e nei composti di che
perché, affinché, benché
nei composti di tre
ventitré, trentatré
nella 3a persona del passato remoto di alcuni verbi in -ere
poté, ripeté
e in qualche altro caso
viceré, nontiscordardimé
– si deve usare l’accento grave quando la ...
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TERMINE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Il complemento [...] cui
Lo specialista (a) cui ci siamo rivolti è molto competente
Il complemento di termine può dipendere da:
– un verbo transitivo o intransitivo
Quand’ero piccolo ho rotto un dito a mia sorella
Il compito di risolvere la questione spetta al ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] che indica ciò di cui si parla si chiama tema; l’altra si chiama rema (dal gr. rhē ̂ma «parola, verbo»).
In questa prospettiva, le informazioni veicolate hanno gradi diversi di ‘dinamismo comunicativo’: le informazioni più dinamiche, vale a dire più ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] .).
Dal punto di vista morfologico, una parola in italiano può subire adattamento per diversi profili. Nel caso dei verbi, che in italiano sono obbligatoriamente dotati di marche flessive (➔ flessione), l’adattamento consiste nell’assegnarli ad una ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] di quanto non pensassi
La presenza di non nelle comparative di ineguaglianza era invece obbligatoria dell’italiano antico, anche con i verbi all’indicativo (Pelo 2009):
(19) Dira’gli, qualora egli ti parla più, che io amo molto più lui che egli non ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] tra due tempi del passato come ho pranzato e pranzavo; sull’avverbio infine ricorda che «non tutti gli avverbi modificano un verbo (o un aggettivo) [...]; certi modificano l’intera frase» (1977: 37).
Sull’onda di queste suggestioni, e con alle spalle ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...