PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] o non-attuazione di una certa azione. Altra caratteristica condivisa da molti p. e c. è quella della presenza dei verbi ''seriali'', così chiamati perché tramite sequenze di due o più forme verbali vengono espressi concetti come ''per, a'', ''frase ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] , fl, cl e gl in tutte le posizioni, la conservazione di -s finale nelle desinenze di plurale e di seconda persona dei verbi e la palatalizzazione delle velari latine c e g davanti ad a. Il fodom è infatti probabilmente l’unica parlata neolatina che ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] taluni casi eufemistiche: evento (o processo o episodio) morboso, stato febbrile; uso di forme non pronominali dei verbi con valore intransitivo: ammalare, originare, diffondere, evolvere.
La composizione del lessico medico (su cui cfr. Mazzini 1989 ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] sviluppo linguistico indipendente e innovativo. A livello lessicale spicca ad es. la somiglianza che si è sviluppata fra i verbi «dare» e «prendere» (a Formazza rispettivamente gää e gee); nel walser di Gressoney lére ha entrambi i significati della ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] (servipadroni, schiavi-democratizzata, entrambi riferiti alla società francese rivoluzionaria); altre neoformazioni sono verbi parasintetici come disceltizzarsi, disvassallarsi e incalessare. Alfieri impiega anche espressioni popolari, usate ancor ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] . Quanto a di, l’elisione avviene davanti a vocale come in d’accordo, d’epoca, d’oro ma è facoltativa (e piuttosto desueta) davanti a verbi: d’essere o di essere, d’udire o di udire. Da non si elide mai: da eroi, da amare, da Algeri, salvo che in ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] , come nel caso di griko varèo / bovese varìo «pesante». Nella morfologia verbale è notevole la diversa uscita di alcuni verbi, come griko agapò / agapào ~ bovese gapào «amo» (O. Parlangeli 1953: 44).
Nella sintassi sono da notare l’assenza dell ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] della definitezza) anche quella di marca nominale.
Inoltre, in italiano sono maschili, quasi senza eccezioni:
(a) le ➔ nominalizzazioni di verbi all’infinito o in modi finiti: il potere, l’essere, il sapere, il credo, ecc.;
(b) le nominalizzazioni di ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] e neologismi latineggianti:
Certamente pare, al giudizio dei periti, che totiens quotiens un uomo esce delli anni adulescentuli, verbi gratia un par nostro, non deceat sibi l’amare queste puellule tenere: benché dicitur che a fele, senio confecto ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] teorico, è dubbio se in casi come (21) a. si possa parlare di vera e propria ellissi.
«Pare che l’ellissi del verbo sia il tipo di omissione più avvertito dai parlanti» (Marello 1984: 262). L’entità del fenomeno si misura soprattutto nelle frasi ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...