Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] , farabbo).
Nei dialetti il futuro sintetico mostra una morfologia differente per via delle diverse forme del presente del verbo avere. Negli antichi volgari settentrionali la prima persona ajo dà luogo alle desinenze -ai (ant. lombardo farai «farò ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] complemento preposizionale, in (4) c. e (4) d. un avverbio. In tutti gli esempi il soggetto posposto segue immediatamente il verbo e, quando il verbo è composto con un ausiliare o semiausiliare (modale), si trova dopo l’ausiliare (semo in 4 d.) o il ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può mancare se l’etnico è introdotto da verbi come parlare, scrivere o se è retto da in: parlare francese, tradurre in francese). La medesima forma sostantivata, generalmente ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] la gerarchia che si incontra tipicamente con i procedimenti alterativi (➔ alterazione), seppur con la notevole eccezione dei verbi.
Tuttavia, anche alla luce della sua estrema produttività, molto più vicina a quella della flessione prototipica (cfr ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] ) e la collegano apertamente alla reticenza. Dante mostra un uso preponderante di ellissi grammaticali di varia natura nella Commedia, come l’omissione ripetuta del verbo dire nei dialoghi (e io a lui; ed elli a me; questo io a lui; ecc.), o di altri ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] ), che è tuttavia di uso comune e semplicemente diminutivo in nomi come viuzza, venuzza, pagliuzza o verbi come tagliuzzare. L’effetto pragmatico vezzeggiativo è evidente negli alterati da basi nominali (tesoruccio, bambinuccia), aggettivali ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] sorgente di calore tutta alla stessa temperatura (m. perpetuo di seconda specie).
Lingua
In grammatica, in senso ampio, verbi di m., i verbi che esprimono un movimento (per es. andare, correre ecc.); complementi di m., quelli che esprimono le varie ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] ma, no, qua, qui, sa ecc.; cfr. per es., le voci composte abbasso, chicchessia, davvero); e) la seconda persona dell’imperativo dei verbi andare, dare, dire, fare, e stare ha due forme: una tradizionale, va, dà, dì, fa, sta, che è identica alla terza ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] si cangino l’una nell’altra; come si ha da usar la h; e come a raddoppiare esse consonanti; sì ne’ nomi, come ne i verbi, con ragioni facili et agevoli da intendersi per ciascuno (ivi, p. 424)
Non sfugge l’attualità del passo, se si considera che le ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] categoria comprende singole parole, aggettivi, sostantivi, verbi (tiggì, ripiombare, beccarsi), espressioni e sintagmi ), -istica (effettistica), -izzazione (ottimizzazione), per i verbi -are (stoppare, cortocircuitare), -izzare (ottimizzare), per gli ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...