NUTRO O NUTRISCO?
Sono corrette entrambe le forme, anche se la forma con l’➔interfisso -isc- nell’uso contemporaneo è molto meno comune
questo Sacro Ordine, _ provò a insistere, _ per il quale nutro [...] ) e in alcune persone (1a, 2a, 3a persone singolari e 3a plurale) la coniugazione del verbo nutrire presenta una doppia forma
In tutti gli altri casi, il verbo nutrire presenta solo la forma senza l’interfisso -isc-.
VEDI ANCHE incoativi ...
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INTERFISSO
L’interfisso (o antisuffisso) è un elemento che, nelle parole alterate e derivate, si pone tra la base e il ➔suffisso.
Gli interfissi -c-, -ic-, -icc- e -ol- si usano nella formazione dei [...] ➔radice e la ➔desinenza si usa in alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e in alcune persone (le tre persone singolari e la 3a plurale) dei verbi ➔incoativi
fin-isc-o, cap-isc-ono, obbed-isc-a.
VEDI ANCHE diminutivi, suffissi ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] differenza tra l’esempio (1), che contiene una dichiarativa, e la sua riformulazione nell’esempio (2), dove invece la subordinata dipende dal verbo dire:
(1) devi dire questo, che io gli ho scritto come lui mi ha detto (LIP, NA2, 232)
(2) devi dire ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] non del tutto, già nel Trecento, da amarono, poterono, sentirono, con epitesi quindi della sillaba -no, anche sul modello di verbi già esistenti come amano, possono, sentono, ecc. Traccia di parole senza epitesi di -no si trova comunque in poesia e ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] di forme verbali passive, specialmente con cancellazione del complemento d’agente; o anche l’uso della forma inaccusativa dei verbi causativi (per es.: il paziente è guarito grazie alla terapia prescritta, invece di il medico ha guarito il paziente ...
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Agraria
Coltura intensiva pratica effettuata con largo impiego di mezzi di diversa natura (concimazione, irrigazione, sovescio ecc.) e con il suolo coltivato in permanenza. Il maggior impiego di capitale [...] che, aggiunti a radici verbali, accrescono la nozione lessicale di un certo grado d’intensità, ampiezza, espressività; i verbi formati con tali prefissi (per es., sbattere di fronte a battere) sono anch’essi chiamati intensivi. Più genericamente ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] , anche se sono caratterizzati da espressività non dissimile da quella degli alterati» (Merlini Barbaresi 2004a: 288).
Applicato a verbi, il suffisso -one crea una classe di nomi d’agente, che pertanto non possono essere considerati alterati, in cui ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] è avuto il passaggio -ar- > -er-, come in smeraldo (< smaragdu) e margherita (< margarita) oppure nei nomi in -erìa e nei verbi in -erò (cfr. Migliorini 1992: 147, 350). Invece /e/ e /o/ (rispettivamente da ĭ o ē e da ŭ o ō), conservati in ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] sicuro»
Citiamo inoltre le completive rette da nomi appartenenti all’area del dubbio come probabilità e possibilità, costruite con i verbi avere (13), esserci (14, 15) ed essere (16):
(13) ho poche probabilità di venire
(14) ci sono poche probabilità ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] e punteggiata da video accesi come lumini nei cimiteri (Baricco 1995: 10)
Se la preposizione è preposta a un verbo di modo non finito (➔ modi del verbo), la relazione si instaura invece fra due o più frasi:
(2) A vederlo, non li dimostra tutti questi ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...