L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] di «proprio» («per dir la sua ragione, non vi è bisogno di scaldarsi il sangue»); il pronome soggetto posposto al verbo nelle interrogative («che cosa [...] vai tu fare a Parigi?»). È bene precisare che non si tratta di italiano regionale in senso ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...]
In una seconda categoria appaiono come genitivi sia il paziente (di vita in 36, di Bach in 37) sia il soggetto di verbo transitivo (di Mario, di Pollini):
(36) il cambiamento di vita di Mario
(37) l’esecuzione di Bach di Pollini
È possibile anche ...
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In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in [...] generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, viene assunta come forma di base comprendente tutte le forme della sua flessione (per es., l’infinito per i verbi). ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] repentaglio «grave pericolo», che sopravvive solo nella locuzione verbale mettere a repentaglio; del nome guisa «maniera» in a guisa di; del verbo menare «condurre» in menare il can per l’aia; del plurale in -a di cuoia in tirare le cuoia. A questo ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] si trova in combinazione. Firth nota, ad es., come in inglese il nome time ricorra spesso in collocazioni con i verbi saved, spent, fittered away, flies, presses, ecc. e con gli aggettivi long, same, good, ecc. Secondo Firth, infatti, il lessico ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...]
Il pronome si si comporta in maniera diversa secondo la funzione:
(a) se funge da riflessivo (➔ riflessivi, pronomi; ➔ riflessivi, verbi), può comparire come proclitico (13 a.) e come enclitico (13 b.), anche preceduto da un altro proclitico (13 c ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] sono forme legate, in quanto necessitano della presenza di un verbo o altro elemento, a cui si ‘appoggiano’ per posizione con funzione espressiva e con valore intensivo (➔ pronominali, verbi), soprattutto nell’italiano del Centro-Sud, in espressioni ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] Nel modo più semplice
(7) – Perché lo fai? – La ragione non è importante
Assimilabili ai pro-nomi sarebbero i pro-verbi, dal referente generico e utilizzati per indicare processi (azioni, eventi) non specificati. L’esempio più comune è costituito, in ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] (fig. 2), il segno MOTORE, che viene collocato in un punto dello spazio a destra del segnante (fig. 3); per ultimo il verbo, nello stesso punto in cui era stato collocato il soggetto (figg. 4-5).
Nella traduzione in LIS della frase «l’uomo legge un ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] da sottoporre a riduzione. Una differenza importante sta nel fatto che non è affatto comune la regola di lemmatizzare i verbi all’infinito: in latino, greco antico, e greco moderno, essi vengono infatti presentati alla prima persona singolare del ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...