Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] , anche se sono caratterizzati da espressività non dissimile da quella degli alterati» (Merlini Barbaresi 2004a: 288).
Applicato a verbi, il suffisso -one crea una classe di nomi d’agente, che pertanto non possono essere considerati alterati, in cui ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] è avuto il passaggio -ar- > -er-, come in smeraldo (< smaragdu) e margherita (< margarita) oppure nei nomi in -erìa e nei verbi in -erò (cfr. Migliorini 1992: 147, 350). Invece /e/ e /o/ (rispettivamente da ĭ o ē e da ŭ o ō), conservati in ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] sicuro»
Citiamo inoltre le completive rette da nomi appartenenti all’area del dubbio come probabilità e possibilità, costruite con i verbi avere (13), esserci (14, 15) ed essere (16):
(13) ho poche probabilità di venire
(14) ci sono poche probabilità ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] e punteggiata da video accesi come lumini nei cimiteri (Baricco 1995: 10)
Se la preposizione è preposta a un verbo di modo non finito (➔ modi del verbo), la relazione si instaura invece fra due o più frasi:
(2) A vederlo, non li dimostra tutti questi ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] realizza l’enunciato (Mortara Garavelli 1971; Cresti 1998). Un enunciato nominale può dunque contenere anche uno o più verbi coniugati a patto che esprimano un’informazione secondaria, il che nello scritto si realizza tipicamente quando compaiono in ...
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SOGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni soggettive sono proposizioni subordinate ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione di soggetto della proposizione reggente [...] una constatazione (risultare, constare ecc.), le espressioni impersonali si sa, si dice, si vede ecc., le costruzioni con il verbo essere + aggettivo o sostantivo
Ci risulta che è assente
Si vedeva che stava male
È chiaro che questa squadra vincerà ...
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TU O TE?
Il pronome personale tu si usa sempre con funzione di ➔soggetto
Non sarai certo tu a impedirmi di esprimere la mia opinione
«Sei tu che ti lamenti, io mi accetto» (M. Mazzantini, Venuto al [...] un altro soggetto
A quanto pare siamo rimasti soltanto io e te
– quando svolge la funzione di complemento ➔predicativo del soggetto, con verbi come essere, sembrare, parere
Io non solo te, io non sono te, non sono solo te (E. Marrone, Non sono ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] modo certo che nella fase indoeuropea unitaria l’uso del g. con i nomi coesisteva con quello libero e con quello con i verbi; ma questi due ultimi sembrerebbero più antichi. Si avevano così i g. di tempo e di spazio (ἠοῦς «di mattina», ἐρείσατο χειρὶ ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] sia ➔ numero (buon-o masch. sing., buon-a femm. sing., buon-i masch. plur., buon-e femm. plur.). Nei verbi (➔ coniugazione verbale), la prima persona singolare del presente indicativo si esprime tramite l’aggiunta di un solo suffisso monovocalico ...
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NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di [...] all’anice: ce ne (= di queste) sono ancora?
In alcuni casi ne è usato solo per intensificare l’azione espressa da alcuni verbi intransitivi nelle costruzioni con i pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi
Me ne vado via
Se ne stava tranquillo a ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...