costruzione /kostru'tsjone/ (ant. construzione) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre "costruire"]. - 1. a. [operazione del costruire: c. d'una casa, d'un ponte] ≈ edificazione, erezione, [...] nell'enunciato: fare la c., mettere in c.] ≈ costrutto. b. [particolare modalità di espressione richiesta da alcuni verbi o aggettivi] ≈ reggenza. 4. (gio.) [al plur., gioco infantile, costituito da vari elementi assemblabili] ≈ ⇓ lego, meccano ...
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Fabio Rossi
aiutare. Finestra di approfondimento
Diversi modi di aiutare - Il sign. fondamentale di a. è quello di «facilitare», ovvero rendere meno gravoso un compito a qualcuno o rendere più agevole [...] divino è spesso usato soccorrere: la grazia di Dio soccorre ognuno (F. Guicciardini).
Implicano reciprocità dell’aiuto i verbi collaborare e cooperare: collaborare con la polizia; sto cooperando col mio socio al buon esito dell’impresa; si proponeva ...
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-ibile [dal lat. -ĭbĭlis]. - Suff. derivativo di agg. tratti da verbi di coniug. diversa da quella in -are; i derivati hanno quasi tutti senso passivo ed esprimono la possibilità o la necessità: credibile, [...] inammissibile ...
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-icare [lat. -icare]. - Suff. derivativo di verbi tratti da sost. e agg. (decuplicare, dimenticare, nevicare, zoppicare); è anche un suff. verbale alterativo con valore intens., frequent. o dim. (appiccicare, [...] biascicare, ciancicare, rampicare) ...
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Fabio Rossi
soffrire. Finestra di approfondimento
Stare male - S. è il verbo più generale per indicare l’essere sottoposti a dolori fisici o psichici, sentimentali e sim. I sinon. sono tutti più formali, [...] ; patire d’amore; vi lascerò penare prima d’usarvi pietà (C. Goldoni); tribolare per un terribile mal di testa. Se il verbo è usato come assol., un sinon. fam. è stare male, anche se s. sottolinea l’aspetto della difficile sopportazione del dolore ...
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Fabio Rossi
arrivare. Finestra di approfondimento
Spostamenti di luogo - Anche a., così come andare (v. la scheda relativa), è spesso sostituito, nella lingua burocr. o inutilmente ricercata, da termini [...] luogo nel quale si arriva è il medesimo in cui si trova (o si è trovato o si sta per trovare) chi usa il verbo stesso: sono venuto fin qui per niente?; zitti, sta venendo qualcuno!; quando ci si annoia, il momento d’andarsene non viene mai; è venuto ...
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ratificare v. tr. [dal lat. mediev. ratificare, der. della locuz. lat. ratum facĕre (propr. "rendere valido, confermato"), sul modello dei verbi in-ficare] (io ratìfico, tu ratìfichi, ecc.). - 1. [dare [...] approvazione formale a un atto, un negozio e sim., compiuto da altri: r. un trattato, una vendita] ≈ approvare, confermare, convalidare, riconoscere, sancire, sanzionare. ↔ abrogare, annullare, disconoscere, ...
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Fabio Rossi
ascoltare. Finestra di approfondimento
Percepire con l’udito - A. è talora intercambiabile con sentire, di cui spesso rappresenta un sinon. di grado più intenso («prestare attenzione a ciò [...] minore specificità (e della minore preponderanza del soggetto) di sentire rispetto ad a. è la mancanza, per il primo verbo, di un sost. der. che indichi «l’atto del sentire», laddove per a. si dispone di ascolto, successivamente specializzatosi anche ...
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-iglio [forma masch. der. da -iglia]. - Suff. derivativo di sost. tratti da nomi o da verbi, di sign. collettivo (naviglio) o locativo (giaciglio, nascondiglio, ripostiglio). ...
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Fabio Rossi
avere. Finestra di approfondimento
Il senso del possesso - Tra i verbi più frequenti e generici in ital., a. ha numerosi sign., oltre all’uso come ausiliare. Il sign. principale è quello di [...] = partecipare; a. valore = valere. Così come per a. fame o sete, è notevole il fatto che, pur di valore così generico, il verbo a. in molti contesti sia privo di sinon.; per es. quando si parla di età: quanti anni hai? - Ho trent’anni; oppure in ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...