Fabio Rossi
essere. Finestra di approfondimento
Il verbo e., tra le parole più frequenti dell’italiano, ha un doppio valore: lessicale (cioè con sign. pieno e quindi con sinon.) e grammaticale (vale a [...] divenire, anche come sost.: l’e. e il divenire. Decisamente più com., come sinon. di esistere e di trovarsi, il verbo pronominale esserci, soprattutto alla 3a pers.: a Napoli ci sono ottimi ristoranti. Comunissimo, col sign. di «trovarsi», l’uso del ...
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essere¹ /'ɛs:ere/ [lat. esse (volg. ✻essĕre), pres. sum, da una radice ✻es-, ✻s-, che ricorre anche nel sanscr. ásti "egli è", gr. estí, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.] (pres. sóno, sèi, è, siamo [ant. [...] divenire, anche come sost.: l’e. e il divenire. Decisamente più com., come sinon. di esistere e di trovarsi, il verbo pronominale esserci, soprattutto alla 3a pers.: a Napoli ci sono ottimi ristoranti. Comunissimo, col sign. di «trovarsi», l’uso del ...
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s- pref. [lat. ex "da, via da, fuori da"]. - 1. a. Premesso a verbi, può esprimere azione contraria (sfiorire, sgonfiare, slegare; in spiovere, invece, indica cessazione). b. Premesso a sost. (sfiducia, [...] chiodi, i lacci, ecc."); talora con valore intr., come in scolorire "perdere il colore". b. È privativo in alcuni verbi derivati da agg. (sgrossare, svecchiare, da grosso, vecchio, ecc.). 5. Ha funzione genericam. derivativa, con accezioni varie, in ...
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stare [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto /stɔ/ [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], stia [poet. [...] per lo star male, essere ammalato o malato (che è intens.). Per quanto riguarda gli altri sinon., nel sign. di «essere collocato» un verbo assai com. (anche se più formale di s. e di essere) è trovarsi, per tutti gli usi: la nostra casa si trova a ...
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Fabio Rossi
stare. Finestra di approfondimento
Stare fermo - Il sign. fondamentale di s., tra i verbi più com. dell’ital., è connesso con i concetti di «permanenza» e di «immobilità», e si contrappone [...] per lo star male, essere ammalato o malato (che è intens.). Per quanto riguarda gli altri sinon., nel sign. di «essere collocato» un verbo assai com. (anche se più formale di s. e di essere) è trovarsi, per tutti gli usi: la nostra casa si trova a ...
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Fabio Rossi
volere. Finestra di approfondimento
Avere un desiderio - V. è un verbo dall’area semantica molto estesa, che va dall’avere un desiderio di qualcosa al formulare un ordine. Per questo ha numerosi [...] ho voglia di niente (S. Slataper). Fam. è anche l’uso del verbo andare alla terza pers.: ti va un caffè?; non mi va di Roberto); pretende che lo accompagni a scuola tutte le mattine. Il verbo ordinare è un sinon. appropriato per lo più se si tratta ...
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volere² [dal lat. ✻volere, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo'], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [...] ho voglia di niente (S. Slataper). Fam. è anche l’uso del verbo andare alla terza pers.: ti va un caffè?; non mi va di Roberto); pretende che lo accompagni a scuola tutte le mattine. Il verbo ordinare è un sinon. appropriato per lo più se si tratta ...
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Fabio Rossi
rompere. Finestra di approfondimento
Divisioni intenzionali - Vi sono molti modi di ridurre un tutto in più parti. Dividere implica un sezionamento ordinato e per lo più finalizzato, per es. [...] il disturbare: rompere le palle,le scatole ecc. L’atto del rompere è per lo più accidentale (a differenza di tutti gli altri verbi sopra cit.), come mostra anche l’uso frequente dell’intr. pron. con sogg. inanimato: la sveglia mi è caduta per terra e ...
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ridere /'ridere/ [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [manifestare un sentimento di allegrezza, spec. improvvisa, mediante [...] ai bambini che fanno i capricci. Vagire è propriam. il modo di piangere dei neonati, privo, a differenza dei due verbi precedenti, di connotazione spreg.: restai al buio, là, nella sala d’ingresso, con quella gracile bimbetta in braccio, che vagiva ...
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rompere /'rompere/ [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualche cosa in due o più parti: r. un ramo] ≈ spaccare, spezzare. b. [...] il disturbare: rompere le palle,le scatole ecc. L’atto del rompere è per lo più accidentale (a differenza di tutti gli altri verbi sopra cit.), come mostra anche l’uso frequente dell’intr. pron. con sogg. inanimato: la sveglia mi è caduta per terra e ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...