Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] . L’esempio più ovvio per quanto riguarda l’italiano è la distinzione dei verbi in tre coniugazioni (➔ coniugazione verbale), distinte secondo le terminazioni dell’infinito (-are, -ere, -ire). Il paradigma della flessione del presente indicativo dei ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] X→Y, che va interpretata ‘si riscriva X come Y’; i simboli più comuni sono: F=frase, SN=sintagma nominale, SV=sintagma verbale, Art=articolo, N=nome, V=verbo. Come esempio di grammatica a struttura sintagmatica si consideri: F→SN+SV; SN→Art+N; SV ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] Per quel che riguarda l’italiano in particolare, la ricerca della regola che dia conto del vario distribuirsi di questi due modi verbali in queste frasi è ancora in atto. L’opinione più corretta è che la scelta di indicativo e congiuntivo nelle frasi ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...]
b. la donazione di sangue da parte dei volontari
Le preposizioni usate per esprimere gli argomenti indiretti nella costruzione verbale rimangono le stesse nella costruzione nominale:
(4) a. il treno parte dal binario tre alle sette
b. la partenza ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] indicativo della prima coniugazione: -avo, -avi, -ava, -avamo, -avate, -avano, di cui le prime cinque formeranno voci verbali sempre piane (ad es., cantavo, cantavi, cantava, cantavamo, cantavate) mentre l’ultima formerà voci sempre sdrucciole (ad es ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] posto dell’apostrofo è una grave infrazione alla norma; nel penultimo caso realizza una sovrapposizione con una diversa forma verbale: dà è, difatti, terza persona singolare del presente indicativo. Diverso il caso del verbo dire, il cui imperativo ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] lettura dei segmenti misurati.
Linguistica
Categoria fondamentale, insieme al tempo e all’aspetto, della flessione verbale nelle lingue indoeuropee. Originariamente definiva l’atteggiamento del soggetto parlante di fronte all’azione enunciata: l ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] a seconda dell’interpretazione scelta.
Un altro caso problematico per la segmentazione delle desinenze è dato dalla cosiddetta vocale tematica (➔ coniugazione verbale), che troviamo in forme come parl-a-v-a, tem-e-v-a e dorm-i-v-a. Mentre -v- e ...
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CI
Ci (come vi) può avere diversi valori.
1. Può essere un pronome ➔personale atono di 1a persona plurale.
• In funzione di complemento ➔oggetto
Tu ci hai sentito (= hai sentito noi)
• In funzione [...] e di piante
C’è qualcuno in casa?
Spero che ci sia pane per tutti
C’è ancora tempo
• È usato anche nelle locuzioni ➔verbali con valore indeterminato
Mi ci vuole più tempo
Ci vuole ben altro!
Ci corre da lui a te!
Io ci sto
• Può essere un ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] con il principio dell’economia e, quindi, del minimo sforzo articolatorio: ogni cambiamento costa energia e, nella produzione verbale, si cerca di ridurre al massimo, nel passaggio da un fono all’altro, gli spostamenti degli organi articolatori ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...