Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] Allo stile del linguaggio giuridico rimandano anche il frequente impiego della costruzione passiva (la delibera è stata ratificata) e di forme verbali impersonali (si dà avviso che, si porta a conoscenza della S.V. che) e l’uso del futuro con valore ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] tecnico introdotto nel testo. Sul piano sintattico-testuale è stato notato un uso più variegato delle forme verbali; una minore prevedibilità dell’organizzazione testuale; una maggiore presenza di espressioni modali (➔ modalità).
Inoltre, i concetti ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] una squadra o i suoi giocatori: un rossonero espulso, i giallorossi hanno vinto lo scudetto.
Sono formati da un tema verbale e da un nome che funge da complemento, tipicamente da complemento diretto. Vitale dalle origini della lingua fino ai nostri ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] già raggiunta la prova»), anche ricorrendo al participio presente, che nell’italiano corrente ha perso la sua natura verbale (invece, in ambito giuridico: «induzione in errore di chi dovrà commettere il fatto costituente reato; ➔ participio).
Infine ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] riguarda i cavalli», fonico «che riguarda il suono», idrico «che riguarda l’acqua», ittico «che riguarda il pesce», verbale «che riguarda le parole», eolico «che riguarda il vento», ecc.
Nel § 1 abbiamo osservato che gli aggettivi relazionali hanno ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] veste toscana. Solo l’ultima revisione conferisce regolarità e funzionalità grammaticale e uniformità grafica nell’ambito della morfologia verbale e dei pronomi.
Chiara è comunque la tendenza di Castiglione a espungere i vocaboli toscani preziosi e ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] oggi estinte). In realtà, come dimostra Frei (1970), più che di conservazione dovremmo parlare di sviluppo di un sistema verbale nuovo, basato su tempo e aspetto (come in italiano), che si discosta da quello ereditato dal tedesco. Le forme stesse ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. Si tratta di un segno grafico diacritico in forma di virgoletta alta (’) che l’ortografia italiana normalmente usa per indicare l’➔elisione (l’amica, quell’albero), cioè la soppressione della vocale ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] numerosi settentrionalismi nei pronomi (harestù, i per li oggetto plurale di terza persona, il possessivo soi) e nel sistema verbale (dove si registrano, per es., forme come tenir «tenere», pωssete «potete», vuo accanto a vo’ e voljo, le desinenze ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] . Un esempio di commutazione si trova in uno dei primi documenti ufficiali della lingua italiana, il Placito Capuano (960), verbale notarile redatto interamente in latino, dove la formula dei tre testimoni è riportata in volgare: «Sao ko kelle terre ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...