Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] Régnier e di Swinburne, non a quella più complessa di Mallarmé, non cercò di quintessenziare e dissolvere la materia verbale, anzi ne accentuò la carnalità, sicché la tematica sensuale, anziché alleggerirsi in lui (come nella Hérodiade o nell'Après ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] G., pur basato su una distinzione tra "arti della vista" (mezzo plastico e mezzo pittorico) e "arti dell'udito" (mezzo verbale e musicale), conosce una gerarchia non solo tra le diverse arti (o mezzi espressivi), ma anche all'interno di ogni mezzo ...
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COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] ardite, tipiche dei poeti della scuola di Gaza, nei quali l'immagine sparisce sommersa dalla ricerca di una musicalità verbale, non sempre apprezzabile. La mitologia, ingrediente peculiare del genere, si fonde e si combina senza sforzo con i motivi ...
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CAPEZZALI, Bonavita
Martino Capucci
Nacque a Pisa il 20febbr. 1604 da Alessandro e Clarice Roncioni. La famiglia era di antica origine corsa, ma risiedeva a Pisa da tempo.
Nell'università pisana il [...] alle novità più avanzate del gusto barocco.
Il gusto barocco, semmai, è reperibile in quella animazione e agevole invenzione verbale, che, d'altro canto, va anche collegata agli accentuati interessi linguaioli e cruscanti che dominavano la cultura in ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] indicata con il simbolo F (frase), si dipartono due rami terminanti con i simboli SN (sintagma nominale) e SV (sintagma verbale), che rappresentano i costituenti immediati della frase; da SN e SV si irradiano altri rami (N nome, V verbo, Art articolo ...
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Poeta e pittore (Londra 1828 - Birchington, Kent, 1882), figlio di Gabriele. Tra i fondatori del movimento dei preraffaelliti, propose l'ideale di un'arte in grado di recuperare l'autenticità e la spiritualità [...] Sister Helen per la potenza con cui è resa una suggestione malefica. La poesia di R., che fu amico di A. Ch. Swinburne e sensibile all'influenza di E. A. Poe, è ricca di musicalità verbale e si compiace in arcaismi, secondo l'esempio di J. Keats. ...
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Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] tragedie della storia è rivissuto sempre nell'ombra proiettata dalla scena originaria dell'infanzia. Racconto emblematico è Jegyzõkönyv (Verbale), incluso in Egy történet (1993, Una storia), scritto a quattro mani con P. Eszterházy. I temi fondanti ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] , definito da B. Croce "già vicheggiante", lo J., sottolineando l'importanza del rapporto tra filologia ("scienza verbale") e filosofia ("scienza reale"), espose compiutamente le linee ispiratrici della sua pedagogia, di schietto impianto genovesiano ...
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Poeta (Firenze 1432 - Padova 1484), fratello di Luca e di Bernardo. Protetto da Lorenzo de' Medici, passò nel 1473 al servizio del principe Roberto di Sanseverino. Il suo capolavoro è il poema cavalleresco [...] termine, ma vuole soltanto abbandonarsi a una felice avventura di linguaggio e di stile, con un impegno eminentemente verbale, con rarissime concessioni all'umanità dei personaggi, con scarso interesse alla loro qualificazione poetica. Ma qui è anche ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] così svuotata d'ogni preciso riferimento storico e d'ogni contatto verbale con la Questio, la si è commentata avanzando l'ipotesi l'importanza di quella lettura, rilevando ad esempio contatti verbali tra 12 («Quomodo cecidisti de caelo Lucifer») e Inf ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...